Affare Tuchačevskij: differenze tra le versioni

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==Storia==
Nel 1935 il maresciallo [[Michail Nikolaevič Tuchačevskij]] considerava già inevitabile, visto il riarmo tedesco, una nuova guerra mondiale e cercò di prendere l'iniziativa per lanciare una guerra preventiva. Nel gennaio 1936 si recò in Gran Bretagna per rappresentare [[Stalin]] durante i funerali del re d'Inghilterra Giorgio V. Durante il suo soggiorno in Gran Bretagna ebbe un incontro con il Capo di Stato Maggiore Imperiale, Sir [[Archibald Montgomery-Massingberd]]<ref name=C9p102>{{Cita|Chauffier1969|p. 102|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, ed alcuni alti comandanti militari inglesi. In tale incontro considerato segreto, preparato dall'addetto militare sovietico a [[Londra]] generale [[Vitovt Kazimirovič Putna|Vitovt Putna]]<ref name=C9p102>{{Cita|Chauffier1969|p. 102|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, Tuchačevskij richiese al suo interlocutore inglese di preparare un attacco preventivo alla Germania al fine di neutralizzare la nascente minaccia tedesca, ma ottenne un cortese rifiuto<ref name=C9p102>{{Cita|Chauffier1969|p. 105|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>.
Da Londra convocò in gran segreto a [[Parigi]] una conferenza con gli addetti militari sovietici a [[Berlino]], [[Varsavia]] e [[Praga]]<ref name=C9p102>{{Cita|Chauffier1969|p. 102|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, chiedendo nel contempo un incontro con il Capo di Stato Maggiore francese, generale [[Maurice Gamelin]]. Purtroppo la notizia dell'incontro segreto con gli addetti militari venne comunicata dall'[[NKVD]] a Stalin, che ebbe uno dei suoi proverbiali scoppi d'ira. Egli richiese immediatamente spiegazioni al Maresciallo [[Kliment Efremovič Vorošilov|Vorošilov]] capo di Stato Maggiore dell'Armata Rossa, ma quest'ultimo rispose di non saperne niente.
 
A Parigi Tuchačevskij ebbe un cortese incontro con Gamelin<ref name=C9p103>{{Cita|Chauffier1969|p. 103 ,già preventivamente informato dagli inglesi sulle intenzioni di Tuchačevskij|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, ma esponendo la sua richiesta si sentì rispondere che la [[Francia]] non avrebbe partecipato a nessuna aggressione militare contro la [[Germania]], mantenendo solamente un atteggiamento puramente difensivo. Ritornato a [[Mosca]] non abbandonò la sua politica, e partecipando ad una riunione del [[Soviet Supremo]]<ref name=C9p103>{{Cita|Chauffier1969|pag. 103 ,Tuchacevski si dimostro decisamente aggressivo nei confronti della Germania, ripetendo pubblicamente quanto affermato confidenzialemente a Londra e a Parigi |Chauffier 1969|harv=s}}</ref> intervenne sulle questione delle relazioni sovietico-tedesche, iscritta all'ordine del giorno. Parlando dopo il Ministro delle Affari Esteri, [[Vjačeslav Michajlovič Molotov|Molotov]], e [[Maksim Maksimovič Litvinov|Litvinov]], che consigliavamo moderazione, egli affermò pubblicamente la richiesta dell'attacco preventivo<ref name=C9p103>{{Cita|Chauffier1969|p. 103 ,''la guerra è diventata inevitabile, sarebbe saggio prepararsi immediatamente''|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>. Tale intervento suscitò interesse nelle capitali occidentali, ma rese furibondo Stalin<ref name=C9p103>{{Cita|Chauffier1969|p. 103|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, che guardò con estremo sospetto il fatto che un militare osasse interferire nelle questioni di politica estera, con idee del tutto diverse dalle sue. Infatti secondo Stalin l'attacco alla Germania avrebbe unito le democrazie occidentali contro il cosidetto ''pericolo bolscevico''. Meglio rassicurare [[Adolf Hitler|Hitler]], firmare con lui anche un patto di alleanza che lo facesse sentire sicuro dai pericoli provenienti da est, lasciare che attaccasse ad ovest, ed intervenire successivamente contro gli uni e gli altri, proteggendo militarmente i partiti comunisti che si impadroniranno del potere<ref name=C9p104>{{Cita|Chauffier1969|p. 104, Stalin la definì: ''la politica del rompighiaccio'' |Chauffier 1969|harv=s}}</ref>. Egli spiegò il suo piano al Maresciallo [[Kliment Efremovič Vorošilov|Vorošilov]] vedendo nell'iniziativa di Tuchačevskij la conferma di quanto affermato da [[Lev Trotskij]] in un opuscolo edito quando era Commissario del Popolo alla Guerra e agli Affari della Marina: ''Se scoppiasse un conflitto militare, un Tuchačevskij qualsiasi non durerebbe molta fatica a rovesciare il regime...''<ref name=C9p104>{{Cita|Chauffier1969|p. 104|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>.
 
Per mettere in atto il suo piano Stalin si servì di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ežov]]<ref name=C9p94>{{Cita|Chauffier1969|p. 94|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, nuovo comandante dell'NKVD. Ežov diede incarico a due agenti di contattare il generale [[Nikolaj Skoblin]], aiutante del generale [[Evgenij Miller]]<!-- ru:Миллер, Евгений Карлович -->, capo dell'Organizzazione Mondiale dei militari russi in esilio. L'organizzazione ha sede in Francia, ed è di idee apertamente antistaliniste. In realtà Skoblin è un agente del [[Sicherheitsdienst]], il servizio di sicurezza delle SS, ma è anche il marito dell'ex prima ballerina del Teatro dell'Opera di [[Pietrogrado]], Nadežda Vasil'evna Plevickaja<ref name=C9p95>{{Cita|Chauffier1969|p. 95|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, un agente segreto dell'NKVD fin dai tempi della guerra civile. Sia l'NKVD che l'[[Sicherheitsdienst|SD]] sono perfettamente al corrente di questo.
Verso la fine del 1936 i due agenti, Alexander Spiedelglass (Capo-Sezione Esteri) e Vassilj Sarowskij (Commissario di 3ºGrado all'Ufficio per la Sicurezza dello Stato), si recano a parlare con Skoblin<ref>l'incontro avvenne in località Egreville, presso l'Hotel dei Viaggiatori</ref>, con e gli propongono di aiutarlo a sostituire il generale Miller alla testa dell'organizzazione antibolscevica <ref>egli sparirà misteriosamente, senza lasciare la minima traccia, il 22 settembre 1937</ref>, in cambio Skoblin dovra fornire loro le prove della collusione di Tuchačevskij con i trotzkisti<ref name=C9p95>{{Cita|Chauffier1969|p. 95|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>. Skoblin accetta, sia per motivi economici che spinto dalla moglie, e si reca a Berlino per parlare con il capo dell'SD, [[Reinhard Heydrich]]. Egli è in possesso di alcune informazioni che collegano Tuchačevskij ad un ipotetico colpo di stato per sostituire Stalin al potere in [[URSS]].
 
L'incontro tra Skoblin ed Heydrich avvenne a Berlino, presso l'Hotel Adlon. Il capo dell'SD ebbe subito chiaro l'importanza dell'informazione ottenuta, ed elaborò rapidamente un piano con cui poteva letteralmente decapitare i vertici dell'Armata Rossa, eliminandola dal novero dei potenziali nemici del Reich. Informo immediatamente Hitler, ed ottenne il via all'operazione<ref name=C9p96>{{Cita|Chauffier1969|p. 96, Heydrich disse al Fuhrer per convincerlo: ''Se non abbattiamo Tuchačevskij costui perseverando nei suoi sentimenti antitedeschi, potrebbe provocare una guerra preventiva contro il Terzo Reich, prima che questo abbia completato i suoi armamenti|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>. Per poter fabbricare un compromettente dossier con cui distruggere la reputazione di Tuchačevskij, Heydrich decise di impadronirsi di alcuni documenti autografi del Maresciallo conservati presso la sede dell'[[Abwehr]]. Non potendo richiederli direttamente all'ammiraglio [[Wilhelm Canaris]], fece svaligiare gli archivi segreti dell'Abwehr dai propri uomini<ref name=C9p96>{{Cita|Chauffier1969|p. 96|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>, sotto la guida di [[Walter Schellemberg]]. Il falso dossier fu fabbricato in un laboratorio segreto installato nei sotterranei della sede della Gestapo, in Albertstrasse, sorvegliato da eccezzionali misure di sicurezza. L'incartamento presenta prove schiaccianti contro i generali Tuchačevskij, Yakir, Kork, Putna e Uborevic. Da esso si evice che da oltre dieci anni i militari tradivano l'URSS per denaro, fornendo informazioni della massima importanza allo Stato Maggiore tedesco<ref name=C9p97>{{Cita|Chauffier1969|p. 97|Chauffier 1969|harv=s}}</ref>. Skoblin fece sapere all'NKVD di aver visto le prove del tradimento di Tuchačevskij, e di poterle comprare da un alto funzionario tedesco per la somma di 200.000 marchi.
 
== Note ==