Euglenozoa: differenze tra le versioni

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Le euglene sono organismi adattati alla vita in ambiente liquido (altrimenti non sarebbe stato necessario il flagello), generalmente acque dolci.
 
A seconda della presenza o assenza di luce, sono in grado di modificare la loro organizzazione interna, per poter trarre vantaggio da ogni ambiente. Così, in ambianteambiente ricco di luce, troveremo organismi dotati di cloroplasti ben sviluppati, mentre il [[vacuolo]] contrattile sarà di dimensioni inferiori in quanto non utilizzato. Questi organismi sono quasi esclusivamente [[autotrofo|autotrofi]]. Benché l'euglena contenga le due forme di clorofilla (a e b) tipiche delle alghe verdi e delle piante terrestri, il suo apparato fotosintetico presenta peculiarità di rilievo. Ad esempio, essa non sono competenti per la sintesi di [[amido]], polimero del glucosio tipico di alche verdi e piante superiori, ma sintetizzano paramylon.
In caso di mancanza o insufficienza di luce, l'animale inizierà a sviluppare "attitudini predatorie", sacrificando i cloroplasti che vengono sdifferenziati a proplastidi, a favore di [[mitocondrio|mitocondri]] e vacuolo contrattile. La preda viene inglobata per [[fagocitosi]]. I cataboliti saranno poi espulsi per diffusione nell'ambiente esterno o [[esocitosi]].