Casa di Goethe: differenze tra le versioni

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Lo stile neoclassico del palazzo fu influenzato dall'amicizia della famiglia con Antonio Canova.
Pietro non vide la fine dei lavori che furono portati a termine dal figlio Virginio (cortile interno). A causa del matrimonio della sorella di Pietro, Faustina, con Carlo Armellini, e la stretta amicizia con Maria Giorgi rimasta vedova (1830), il palazzo diviene un punto di ritrovo per protagonisti della repubblica romana. Mazzini. Garibaldi, Saffi lo frequentarono assiduamente nei loro incontri privati. In esso, Carlo Armellini, redasse la costituzione della nuova repubblica nel 1849, che fu letta a piazza del Popolo. Dopo la parentesi della restaurazione, il palazzo torna alla politica romana. Nel 1880, Augusto Armellini, figlio fi Carlo e Faustina, diviene sindaco di Roma ed Andrea Bracci, figlio di Pietro e Maria Giorgi, vicesindaco. Lo frequentano Virginio Vespignani con Virginio Bracci architetti che condividono lo studio in via della Scrofa. Nei primi decenni del XX secolo, il poeta Pietro Bracci (Guido Fortebracci),figlio di Andrea, lo trasforma in un punto d'incontro di letterati insieme al suo amico Gabriele d'Annunzio.
La morte prematura di Pietro lascia eredi le sorelle: Maria ed Eugenia. Alla morte delle due donne, il palazzo passa al marito di Maria Alberto Trocchi (1948) ed alla morte di quest'ultimo il palazzo viene donato alla mensa vescovile di CivitacastellanaCivita Castellana (1952).
In questo periodo scompare il ricco archivio della famiglia Bracci.
Il vescovo di Civitacastellana ne ricomponeva i resti nell'archivio vescovile "Lodo Bracci".