Valvola di sicurezza: differenze tra le versioni

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La valvola ha nella sua parte interna lato ingresso un boccaglio avente una certa lunghezza. Il profilo del boccaglio forma una sezione che man mano si restringe, e che raggiunge il valore minimo nella sua parte terminale interna.
L'estremità del boccaglio forma un anello la cui superficie è lappatarettificata (ile massimo grado di lavorazione meccanica di un metallo, lisciata sino a portare al sua superficie a specchio)lucida.
Al di sopra di tale anello poggia un otturatore spinto da una molla la cui compressione è regolabile dall'esterno tramite una vite con piattello posta nella parte superiore della valvola stessa.
La superficie dell'otturatore che poggia sul boccaglio è lappatarettificata, realizzando così una tenuta meccanica metallo su metallo.
Per alcune applicazioni la superficie dell'otturatore è ricoperta con materiale morbido per garantire una tenuta perfetta,. per altre invece è estremamente duro.
Un caso per tutti le valvole dei corpi cilindrici delle centrali elettriche a carbone, dove enormi pressioni e altissime temperature creano all'apertura della PSV un violentissimo passaggio di stato, consumando letteralmente anche gli acciai più tenaci.
In tali casi non è insolito trovare materiali di contatto come la stellite o il tugsteno.
 
Il processo esercita la sua pressione, tramite il boccaglio, su tutta l'area libera dell'otturatore.
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Questa manovra, ov'è possibile farla, assicura che la valvola non è bloccata, ma non garantisce il corretto valore di taratura.
 
Periodicamente quindi (generalmente ad ogni fermata di impianto), tutte la valvole di sicurezza vengono smontate e portate in Officina Manutenzione. Qui vengono smontate e revisionate; in particolare le superfici otturatore e boccaglio vengono lappaterettificate per ripristinare eventuali tenute imperfette.
Per tale verifica è necessario l'utilizzo di un apposito apparato strumentale, chiamato Trevi-test (inventato dall'Ing Treves).
[[File:Http://www.reets.com.pk/tp01.jpg|miniatura|un trevi-test montato sulla PSV]]
Questo particolare strumento è dotato di una cella di misurazione della forza, e di un martinetto dotato di un'attacco per il sollevamento dell'asta di comando, infine di uno strumento misuratore di forza e di una pompa idraulica.
Sapendo l'area dell'otturatore e la pressione di esercizio, è facile risalire alla forza necessaria da applicare per portare la valvola allo scatto.
una volta effettuato lo scatto, si fa calcolo inverso e si deduce se la pressione di taratura è corretta o meno.
Periodicamente (generalmente ad ogni fermata di impianto), tutte la valvole di sicurezza vengono smontate e portate in Officina Manutenzione. Qui vengono smontate e revisionate; in particolare le superfici otturatore e boccaglio vengono lappate per ripristinare eventuali tenute imperfette.
Ciascuna valvola quindi viene posta su un banco di taratura tramite il quale si applica una pressione crescente di aria, e si esegue la taratura al valore di specifica regolando la compressione della molla.