Pellegrino Laziosi: differenze tra le versioni

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Si convertì e, circa trentenne pregando sempre più la beata Vergine perché gli mostrasse la via della salvezza, entrò in quello stesso ordine. Dopo il noviziato e la professione a [[Siena]], fu inviato nel convento di Forlì.
 
Quando aveva circa sessant'anni, fu afflitto da [[vene varicose]] che gli procurarono una [[cancrena]] alla gamba destra. Il medico del convento, Paolo Salaghi assieme ai suoi confratelli, decisero per l'amputazione. Ma la notte prima dell'operazione, trascinandosi verso il crocifisso, il monaco guarì miracolosamente. Si sparse la voce in città e il religioso acquisì fama di santità. Fu venerato già in vita come protettore delle malattie cronachecroniche e dei tumori.
 
Morì ottantenne il 1º maggio 1345 consunto dalla febbre; il suo corpo riposa presso la chiesa dei Servi di Maria a Forlì.