Parascheva di Iaşi: differenze tra le versioni

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anche serba - lei e il quarto piu celebre santo in Serbia
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A causa dei miracoli che accaddero successivamente presso la sua tomba, le sue reliquie furono riesumate, ma trovate miracolosamente incorrotte. Furono quindi riposte nella chiesa dei Santi Apostoli di Epivat, finché nel [[1223]] lo zar bulgaro Giovanni Asen II le spostò a [[Veliko Tărnovo]], antica capitale della [[Bulgaria]], presso la cattedrale dedicata alla [[Dormizione di Maria]].
 
Successivamente, il patriarca bulgaro [[Eutimio di Tărnovo]] ne redasse la biografia e la beatificò presso il [[Sinassario]] della Chiesa, fissando la sua commemorazione al [[14 ottobre]]. Dal [[XIV secolo]] circa, la venerazione di Parascheva si diffuse poi anche in tutta la [[Romania]] e oltre.
 
Nel [[1393]] le reliquie furono consegnate al principe [[Mircea I cel Bătrân]] (Mircea I il Vecchio, gran riformatore del Regno di [[Valacchia]], difensore dalle invasioni ottamaneottomane). Successivamente passarono in custodia alla principessa Santa Angelina di [[Serbia]], che le spostò a [[Belgrado]], dove rimasero fino al [[1521]], quando i turchi occuparono la [[Serbia]]. I turchi portarono quindi le reliquie a [[Costantinopoli]]. Qualche anno dopo, il Patriarca del quartiere greco-ortodosso di [[Fener]] ([[Costantinopoli]]), dovette riscattarle a caro prezzo dai turchi, e la santa passò al [[Patriarca_ecumenico_di_Costantinopoli|Patriarcato ortodosso di Costantinopoli]]. Nel [[1640]] [[Partenio di Costantinopoli]] le donò quindi al pio devoto principe [[Vasile Lupu]] di [[Moldavia (regione storica)|Moldova]].
 
Le reliquie furono riposte a [[Iaşi]], capoluogo della regione [[Moldavia (regione storica)|Moldova]] di [[Romania]], presso il monastero dei Tre Santi Ierarchi, appena costruito.