Sabato fascista: differenze tra le versioni

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Il decreto cercava di regolamentare la vita del cittadino anche la domenica, giornata in cui peraltro era previsto si potessero indire "di regola soltanto manifestazioni culturali, sportive e ricreative", e lasciando "completamente libera" almeno una domenica al mese (art. 5 commi 4-5). Astenersi da queste attività poteva portare a ripercussioni da parte del regime<ref>Una testimonianza in proposito è quella di [[Benito Jacovitti|Jacovitti]]: "Per non rimanere indietro col lavoro ho saltato qualche adunata del sabato fascista. Insieme ad altri, i fascisti ci portarono in una stanza e ci picchiarono di santa ragione." ({{cita web|url=http://www.tusciaweb.it/interviste/jacovitti.htm|titolo= "Eja, Eja, baccala!", intervista a Benito Jacovitti|autore=Carlo Galeotti|data=02-02-1995|accesso=03-12-2009}})</ref>.
 
I ragazzi, in divisa e inquadrati nelle organizzazioni giovanili fasciste, dovevano seguire corsi di dottrina fascista e compiere esercizi ginnici<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/profili-istituzionali/MIDL000246/|titolo=Opera nazionale Balilla - ONB - Archivi storici - Lombardia Beni Culturali|autore=Domenico Quartieri, 2005; Saverio Almini, 2006|accesso=03-12-2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archiviodellevoci.eu/catturare08-09/bernardi_e.htm|titolo=Catturare le storie: intervista a Bernardi Egisto|autore=Piersanti Veronica (Università di Bologna - Polo di Rimini, Corso di Storia Sociale A.A. 2008-2009)|data=06-12-2008|accesso=03-12-2009}}</ref><ref name="Capra"/>: volteggi, maneggiare il moschetto (il c.d. [[moschetto Balilla]], lanciarsi attraverso cerchi di fuoco.
 
Le ragazze, in camicetta bianca e gonna nera, facevano roteare cerchi, clavette, bandiere e si esibivano nella corsa e nel salto. Le attività sportive vennero regolate nel [[1928]] all'interno del [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano]]. Nel piano di inquadramento del tempo libero rientrava anche l'[[Opera Nazionale Dopolavoro]] e le numerose agevolazioni per viaggi e svaghi collettivi<ref>{{cita web|url=http://italpag.altervista.org/9_b_storia/storia7.htm#Opera%20Nazionale%20Dopolavoro|autore=Augusto De Marsanich|titolo=Principi e istituti nello Stato fascista|accesso=03-12-2009}}</ref><ref name="Capra"/>.