Programma Space Shuttle: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
un
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
[[File:Space Shuttle Program Commemorative Patch.png|right|upright|thumb|Per celebrare il prossimo anniversario e ritiro del Programma Space Shuttle, il design di questo stemma mira a catturare l'essenza visiva e lo spirito del programma in maniera iconica e trionfante. Come il programma Space Shuttle è stato un innovativo gioiello iconica nella storia del volo spaziale americano]]
Il '''Programma Space Shuttle''', ufficialmente '''Space Transportation System''' ('''STS'''), è stato il programma per il lancio di un veicolo con equipaggio nello spazio dal 1981 al 2011 del governo degli [[Stati Uniti d'America]]. Lo [[Space Shuttle]] Orbiter era lanciato verticalmente, solitamente con un equipaggio composto da quattro a sette [[astronauta|astronauti]] e fino a 22.700 kg di [[carico utile]] in un'[[orbita terrestre bassa]]. Al termine della missione lo Shuttle poteva uscire indipendentemente fuori dall'orbita usando il suo [[Orbital Maneuvering System]] ("sistema di manovra orbitale") e [[Rientro atmosferico|rientrare]] nell'atmosfera terrestre. DuraneDurante la discesa e l'atterraggio l'Orbiter agiva da veicolo di rientro e aliante uando il suo sistema RCS e il controllo delle supefici di volo per mantenere l'altitudine fino all'atterragio al [[Kennedy Space Center]] o alla [[Edwards Air Force Base]].
 
Il programma cominciò formalmente nel 1972, sebbene il concetto sia stato già esaminato alla fine degli anni sessanta e fu l'unico focus delle operazioni con equipaggio della [[NASA]] dopo il termine del [[Programma Apollo]] e dei voli [[Skylab]] nella metà degli anni settanta. Lo Shuttle fu inizialmente concepito e presentato al pubblico nel 1972 come "Space Truck" ("Camion Spaziale") che sarebbe stato usato, tra le altre cose, per la realizzazione dei una stazione orbitale all'inizio degli anni novanta, per essere quindi rimpiazzato da un nuovo veicolo. Quando il concetto di una stazione spaziale USA si evolse in quello della [[Stazione Spaziale Internazionale]] (ISS), il periodo di servizio dello Shuttle venne esteso diverse volte fino al 2011, prima di essere infine ritirato. Nel 2004 secondo la [[Vision for Space Exploration]] del presidente [[George W. Bush]] lo Shuttle avrebbe dovuto essere usato quasi unicamente per completare la costruzione della ISS al'epoca in grande ritardo.
Riga 25:
La [[NASA]] elabora negli [[anni 1960|anni sessanta]] alcuni progetti per sviluppare una navetta spaziale composta di parti riutilizzabili, con la quale sostituire i razzi che possono essere usati una volta sola, come quelli utilizzati nei programmi [[Programma Mercury|Mercury]], [[Programma Gemini|Gemini]] e [[Programma Apollo|Apollo]].
 
Nello stesso periodo, l'aeronauticaAeronautica si interessa a piccoli sistemi con i tempi di reazione più veloci e viene coinvolta nel progetto NASA dell'aereo-spaziale, l'[[X-20 Dyna-Soar]], consolidando una lunga collaborazione con l'agenzia spaziale.
 
Dopo il grande sforzo richiesto dal [[Programma Apollo]] nella seconda metà degli anni sessanta, la NASA inizia a guardare al futuro del programma spaziale. Prevede di usare mezzi spaziali riutilizzabili e spinti da grandi propulsori, per portare in orbita una grande [[stazione spaziale]], dalla quale lanciare missioni permanenti per la [[Luna]] e verso [[Marte (astronomia)|Marte]].
Riga 33:
Per costruire lo Shuttle vengono preparati diversi progetti, alcuni dei quali complessi. Un tentativo di semplificazione fu fatto con il [[DC-3]], una piccola navicella con un carico utile di 9 tonnellate, equipaggio di 4 uomini, e manovrabilità limitata, che diventerà il punto di riferimento nella progettazione del vero Shuttle.
 
La decisione finale sulle caratteristiche dello Shuttle viene presa quando la NASA, potendo puntare su un solo progetto, chiede all'aeronauticaAeronautica di usare lo Shuttle per i propri lanci futuri, risparmiando i costi per sviluppare le capacità di razzi come il [[Titan II]].
 
L'aeronauticaAeronautica controvoglia accetta, ma prima chiede un forte aumento del proprio budget per lanciare i propri satelliti-spia. Tali [[satellite artificiale|satelliti]] hanno grandi dimensioni, pesano circa 18 tonnellate e devono essere collocati su un'[[orbita polare]], {{citazione necessaria|scelta questa che richiede un maggiore dispendio di energia rispetto ai satelliti destinati ad orbite più basse (portare un carico di 18 tonnellate su un'orbita polare equivale a portarne 29 su una "normale" [[orbita equatoriale]]).}}
 
Inoltre, l'aeronauticaAeronautica vuole poter far tornare sulla terra il satellite dopo una sola orbita atterrando presso lo stesso luogo di lancio per ragioni di sicurezza militare. Queste caratteristiche richiedono che la navetta sia più manovrabile attraverso ali più grandi e pesanti di quanto inizialmente previsto.
[[Immagine:STS orbiter.png|thumb|left|L'''[[orbiter]]'' dello Space Shuttle]]
Il progetto del DC-3 viene accantonato a favore di un sistema più complesso e costoso perché ogni aumento di peso nella parte superiore di un [[razzo vettore|veicolo di lancio]], richiede una maggiore capacità di spinta nelle fasi iniziali di lancio e quindi, viste le caratteristiche richieste, il sistema di lancio a due stadi da progettare deve possedere dimensioni maggiori di quelle del [[Saturn V]].
Riga 45:
Tale tesi non convince chi si dedica al programma Space Shuttle, che sostiene che se il numero dei lanci è elevato il costo di progettazione di un nuovo sistema risulta inferiore al costo dei razzi che non si possono riutilizzare. Inoltre la scelta di razzi riutilizzabili viene suggerita dai probabili aumenti dei prezzi causati dall'inflazione elevata degli [[anni 1970|anni settanta]].
 
E poiché non si prevedono lanci molto frequenti, si decide di affidare tutti i futuri lanci della NASA o dell'aeronauticaAeronautica allo Space Shuttle. In tal modo il costo dei lanci è inferiore a qualsiasi altra soluzione, eccetto il caso di lanci di vettori molto piccoli o molto grandi.
[[Immagine:Francobollo celebrativo programma Space Shuttle.jpg|thumb|Francobollo celebrativo dello Space Shuttle]]
Scelto come operatore, la NASA inizia a lavorare per garantirsi i finanziamenti necessari a sviluppare il programma quinquennale per progettare lo Shuttle. Ma si trova presto in difficoltà, dovendo fare i conti con il [[bilancio statale]] americano in forte deficit.
Riga 118:
Al successo dello Shuttle come [[Vettore (astronautica)|veicolo di lancio]] non è corrisposto un ugual successo nel ridurre i costi di lancio, che ammontano a circa 500 milioni di [[dollaro statunitense|dollari]] per lancio invece dei previsti 10-20 milioni.
 
La missione originale dello Shuttle è di operare ad alta quota al minor costo e maggior livello di [[sicurezza]] possibile, consentendo un notevole miglioramento rispetto alla precedente generazione di capsule spaziali non riutilizzabili con e senza equipaggio. Pur essendo il primo sistema di lancio riutilizzabile operativo al mondo, il progetto può essere considerato piuttosto fallimentare, per non aver apportato i miglioramenti pianificati. Benché il progetto fosse radicalmente diverso da quello iniziale, si pensò che potesse soddisfare le richieste dell'[[United States Air Force|aeronauticaAeronautica americanaAmericana]] riducendo al contempo i costi, ma si verificarono dei problemi. Uno di questi è stata l'[[inflazione]], molto elevata durante gli [[anni 1970|anni settanta]], che ha comportato un aumento dei costi del 200% nel decennio, rispetto ad un aumento del 34% tra il [[1990]] e il [[2000]]. L'effetto sulla crescita dei costi di sviluppo dello Shuttle è evidente. Però l'inflazione non spiega per intero il livello effettivo dei costi di gestione. Anche tenuto conto dell'inflazione, infatti, ogni lancio dello Shuttle dovrebbe costare oggi 100 milioni di dollari. La spiegazione sta nei dettagli operativi collegati alla manutenzione e all'assistenza della [[flotta]] di Shuttle, che si sono rivelati enormemente più costosi del previsto.
 
Lo Shuttle viene concepito per operare come un [[aereo di linea]], nella fase finale di rientro. Dopo l'[[atterraggio]] l'Orbiter deve essere controllato e poi riunito al resto del sistema (ET e SRB) e dovrebbe essere pronto a un nuovo lancio nel giro di due settimane. Invece questo processo dura mesi a causa di più severi standard di manutenzione, richiesti dopo la perdita del [[Space Shuttle Challenger|Challenger]], che impongono continui aggiornamenti nel processo di controllo.
Riga 124:
Ora anche i compiti più semplici richiedono quantità incredibili di documentazione. Questa documentazione si rende necessaria per il fatto che lo Space Shuttle è dotato di equipaggio e non ha sistemi di fuga, perciò ogni incidente che causasse una perdita di uno dei booster causerebbe anche la morte dell'equipaggio, il che è ovviamente inaccettabile. Di conseguenza l'obiettivo principale del programma Shuttle è riportare l'equipaggio sulla [[Terra]] in condizioni di sicurezza, cosa che contrasta con gli altri obiettivi, e in particolare quello di mantenere bassi i costi. Inoltre, poiché ci sono casi in cui non si può terminare prematuramente la missione in modo controllato, esistono tipologie di guasti che non ci si può permettere diventino critici; quindi molti componenti devono semplicemente funzionare alla perfezione, e quindi devono essere ispezionati accuratamente prima di ciascun volo. Il risultato è che le ore di lavoro necessarie per un volo sono aumentate in modo massiccio; 25.000 persone lavorano alle operazioni dello Shuttle (e questo dato potrebbe non essere del tutto aggiornato). I progettisti per il futuro sono orientati verso sistemi a un solo stadio, verifiche di idoneità al volo automatiche, e, in alcuni casi, sistemi a bassa tecnologia sovradimensionati per aumentarne la durata.
 
L'aspetto peggiore della storia del sistema Shuttle è il ruolo dell'Aeronautica. Sebbene debba essere considerata responsabile la [[NASA]] per aver promosso il coinvolgimento dell'Aeronautica, è stata quest'ultima che ha richiesto le prestazioni che hanno portato il sistema alla complessità e al costo attuale. Ironicamente, né la NASA né l'aeronauticaAeronautica hanno ottenuto il sistema che volevano (o di cui avevano bisogno) e l'Aeronautica a un certo punto ha gettato la spugna ed è ritornata al suo vecchio sistema di [[Vettore (astronautica)|lanciatori]], abbandonando anche il progetto del lanciatore riutilizzabile Vandenburg.
 
Le prestazioni che hanno più pesato nel rendere zoppicante il sistema Shuttle (carico utile da 29 [[tonnellata|tonnellate]]; stiva per il carico utile di grande capacità; estensione operativa di 1600 km) in effetti non sono mai state utilizzate, con l'eccezione della stiva per il carico utile.