Anna d'Asburgo (1528-1590): differenze tra le versioni

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Infine, il [[4 luglio]] [[1546]] a [[Ratisbona]], all'età di diciassette anni, Anna sposò il duca [[Alberto V di Baviera]], fratello di Teodoro, con una [[dote]] di 50.000 talleri. Fino all'ascesa al trono di Alberto, la coppia visse nel [[Castello del Trausnitz]] a [[Landshut]]. Fu proprio in virtù del legame dinastico creatosi a seguito di questo matrimonio che il Duca [[Guglielmo IV di Baviera|Guglielmo IV]] permise al suocero del figlio di attraversare con le sue truppe il suolo bavarese, acconsentendo inoltre all'assedio di [[Ingolstadt]] nel corso della Guerra Smalcadica.
 
Anna ed Alberto di Baviera esercitarono una grande influenza sulla vita intellettuale della propria città di residenza, come attestato dal loro sostanziale sostegno finanziario e dalla fondazione di vari musei, cosa che accrebbe la reputazione di [[Monaco di Baviera|Monaco]] come città d'arte. I Duchi sostennero anche il pittore [[Hans Mielich]], portarono alla propria corte [[Orlando di Lasso]], e contribuirono con la loro collezione di libri a costituire il primo nucleo della Biblioteca di Stato Bavarese. Descritta come donna pia, Anna sostenne il convento cattolico di [[Vadstena]] in [[Svezia]] con cospiciui doni in denaro, e fu ritenuta una sostenitrice dell'[[Ordine Francescano]]. Nel Nuovo Castello di Monaco, Anna partecipò inoltre alla rigida educazione di suo nipote, il futuro Principe Elettore [[Massimiliano I, elettore di Baviera|Massimiliano I di Baviera]]. Per la Duchessa, amante dell'arte, venne costruito, dentro la [[Residenza di Monaco di Baviera|Residenza]] il cosiddetto Witwenbau, in cui Anna risiedette e tenne la propria corte, dalla morte del marito nel 1579 fino alla propria morte, con una rendita vedovile di 200.000 fiorini.
 
Come diretto discendente dell'Arciduchessa Anna, il futuro Imperatore [[Carlo VII del Sacro Romano Impero|Carlo VII Alberto]] fondò la sua pretesa al trono asburgico. Egli fece infatti riferimento alla volontà dell'imperatore Ferdinando I, che aveva stabilito che, qualora si fosse pervenuti all'estinzione del ramo maschile della propria famiglia, l'eredità asburgica avrebbe dovuta essere attribuita ai discendenti maschili di Anna. Tale disposizione era stata anche inserita nel contratto di matrimonio di Anna ed Alberto, in cui si specificava che la scomparsa del ramo degli Asburgo di Spagna, dovesse esser devoluto ai discendenti di sesso maschile dell'Arciduchessa Anna i domini ereditari austriaci, la [[Boemia]], la [[Moravia]], la [[Slesia]] e l'[[Ungheria]].