Polizia di frontiera afghana: differenze tra le versioni

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|Alleanza =
|Servizio =
|Tipo = [[polizia]] di frontiera terrestre
|Descrizione_ruolo =
|Ruolo =
|Dimensione = 23.000 unità circa
|Parte di =
|Descrizione_guarnigione = [[Quartier generale]]
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|Ref =
}}
La polizia di frontiera dell'[[Afghanistan]] (in [[Lingua inglese|inglese]] '''Afghan Border Police''' – ABP) è composta da poco più di 1223.000 agenti di vario grado. A differenza dell'[[Afghan Custom Police]] (ACP) che si occupa delle frontiere aeroportuali, essa presidia la frontiera terrestre. Il lavoro degli agenti dell'ABP assume particolare rilevanza nella [[provincia di Herat]], per via dell'importante confine con l'[[Iran]], nazione con la quale vi sono forti scambi commerciali, tanto che circa il 40% degli introiti dello Stato afghano provengono dai diritti doganali incassati su detto confine.
 
Attualmente, stante l'importanza di tali introiti per il novello governo di transizione (cosiddetto ''GIRoA'') un contingente della [[Guardia di Finanza]] italiana, composto da 20 persone tra ufficiali, ispettori, sovrintendenti ed agenti è di stanza ad [[Herat]], dove istruisce sia il personale dell'ABP e sia quello dell'ACP, con corsi mensili. Dal 2006, anno d'inizio della missione, circa 1.000 persone tra agenti NCOs ed ufficiali dei suddetti corpi di polizia afghani, hanno frequentato con successo i corsi della GdF. Grazie anche al lavoro svolto dall'ABP e dall'ACP, negli ultimi anni gli incassi provenienti dai diritti doganali hanno avuto un'impennata esponenziale e pertanto, sebbene sia difficile mettere in correlazione il lavoro svolto dalla G. di F. con tali incrementi, il Governo afghano si è dimostrato particolarmente interessato al lavoro svolto dal personale della Guardia di Finanza ad Herat.