Cronologia media: differenze tra le versioni
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Il risultato di tutto ciò è che le date più antiche dal II millennio a.C. appaiano artificialmente brevi e compresse. La perdita di accuratezza per le date più antiche è considerato un sacrificio necessario per garantire maggiore accuratezza per le date più recenti da chi intende utilizzare le cronologie brevi<ref> Schwartz, Glenn, [http://www.academia.edu/1619055/Problems_of_Chronology_Mesopotamia_Anatolia_and_the_Syro-Levantine_Region Problems of Chronology: Mesopotamia, Anatolia, and the Syro-Levantine Region.] in: ''Beyond Babylon: Art, Trade, and Diplomacy in the Second Millennium B.C.'', a cura di Joan Aruz, Kim Benzel e Jean M. Evans (2008), pagg. 450-452.</ref>.
Vari studiosi hanno sostenuto diverse cronologie negli anni recenti. [[Peter Huber]]<ref name="Huber">{{Cita libro|autore=P.J.Huber|titolo=Astronomical Evidence for the Long and against the Middle and Short Chronologies, in: High, Middle or Low?|anno=1987|editore=P.Astrom}}</ref>, uno [[statistico]] del [[Massachusetts Institute of Technology]], ha favorito la [[cronologia lunga]], basandosi principalmente su dati astronomici disponibili attraverso le tavolette della serie [[Enuma
Numerosi elementi delle teorie di Huber sono stati criticati da un insieme di studiosi guidati da [[Hermann Gasche]] e [[Vahe Gurzadyan]], i quali hanno suggerito una [[cronologia ultra-breve]] largamente basata sull'evidenza dei dati archeologici e, in particolare, su un uso più completo delle scoperte [[Astronomia|astronomiche]].
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