Differenza tra software libero e open source: differenze tra le versioni

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Il primo, nato agli inizi degli [[Anni 1980|anni ottanta]], indica [[software]] la cui [[Licenza (informatica)|licenza]] soddisfa una definizione in quattro punti prevalentemente basata su concetti etici, quali la possibilità di studiare, di aiutare il prossimo, di favorire la comunità; il secondo, nato alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]] si riferisce alla ''[[Open Source Definition]]'', a sua volta derivata dalle ''[[Debian Free Software Guidelines]]'', ovvero una serie di 10 punti pratici che definiscono quali criteri legali debba soddisfare una licenza per essere considerata effettivamente libera, ovvero, con il nuovo termine, open source.
 
I sostenitori deldella definizione di software libero affermano che questoquesta sia da preferire in quanto pone il dovuto accento sulle questioni morali che stanno alla base di questo tipo di licenze, opponendosi all'uso deldella definizione di software open source che avrebbe minore efficacia in tale senso favorendo tra l'altro fraintendimenti del concetto anche guidati da aziende in cattiva fede. I sostenitori del software open source, al contrario, dichiarano che l'espressione "free software", dal doppio significato di "software libero" e di "software gratuito" sia controproducente dal punto di vista della sua diffusione al di fuori dall'ambito hobbistico o al più universitario in quanto facilmente fraintendibile e talvolta percepita, a ragione o torto, come legata a correnti di pensiero poco apprezzabili nel mondo aziendale. I sostenitori dell'open source, in pratica, pongono l'accento sui vantaggi pratici della diffusione del codice sorgente e dello sviluppo cooperativo su internet del software, interessandosi in maniera minore, se non nulla, dell'aspetto etico della questione.
 
== Fraintendimenti comuni ==