Bonaventura Presti: differenze tra le versioni
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Bolognese di nascita e di formazione, dapprima diviene [[falegname]] e opera nel campo della [[falegnameria]] e successivamente [[Ordine religioso|religioso]] ed entra nell'ordine dei [[certosini]]. Trasferitosi a [[Napoli]] per [[lavoro]], inizia una carriera di prolifico architetto e ingegnere. Il repertorio lasciato dal Presti è notevole.
Nel [[1643]], il cardinale [[Ascanio Filomarino]] commissiona al bolognese il
La sua opera ingegneristica più importante è la darsena, realizzata tra il [[1667]] e il [[1668]]. [[Francesco Milizia]] nel suo libro <ref> Pagg. 266 e 267 di ''Memorie di architetti antichi e moderni''.</ref> descrive come l'architetto certosino fece e diresse il progetto della darsena, senza alcuna conoscenza di ingegneria; durante lo scavo dell'opera si aprì una sorgente d'acqua sotterranea e il certosino non riuscì nell'impresa, venendo quindi sostituito dall'architetto e ingegnere regio [[Francesco Antonio Picchiatti]], assistito da [[Donato Antonio Cafaro]]. Essi trovarono il rimedio di prosciugare lo scavo <ref> Il Milizia afferma che i due ingegneri utilizzarono le stesse macchine-pompa che venivano utilizzate nelle terre della campagna attorno [[Napoli]] per irrigare i campi.</ref>.
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