Decadimento alfa: differenze tra le versioni

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==Descrizione==
Il '''decadimento alfa''' avviene in accordo con la [[E=mc^2|legge di conservazione della massa/energia]] con l'emissione di una particella, detta appunto [[particella alfa]], composta da due [[protone|protoni]] e due [[neutrone|neutroni]] (nucleo di [[elio]]) da parte dell'[[isotopo]] di un elemento con elevato [[numero atomico]] (Z>83). Perdendo due protoni l'elemento indietreggia di due posizioni nella [[tavola periodica]] degli elementi ovvero il [[numero atomico]] passa da Z a Z-2. Le ragioni di tale fenomeno sono da ricercare nella tendenza di tutti i sistemi fisici a cercare condizioni di [[energia]] più stabile: la stabilità dei nuclei atomici degli [[elemento transuranico|elementi transuranici]] è uno dei campi di ricerca più attivi della [[fisica nucleare]].
[[Immagine:AlphadecayAlpha Decay.jpgsvg|thumb|left|Decadimento alfa]]
Come molti processi [[meccanica quantistica|quantistici]], anche il decadimento alfa è descritto da leggi statistiche: la percentuale di atomi che, in un certo intervallo di tempo, subisce il decadimento, è una costante. Per dare un'unità di misura standard, si indica solitamente il tempo in cui metà degli [[atomo|atomi]] di un certo isotopo di un elemento decadono. Tale periodo prende il nome di '''[[emivita (fisica)|emivita]]''' dell'isotopo. Esistono isotopi con emivita brevissima, poche frazioni di secondo, ed altri con emivita di migliaia di anni. Un altro parametro utilizzato è la [[vita media (fisica)|vita media]] di un elemento.