Io sono colui che sono: differenze tra le versioni

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Quindi ha perfettamente senso che questo sia IL NOME, il nome chiave, il nome col quale l'ebreo deve – se riesce a comprendere e innalzarsi al disopra della sua rigida intransigenza - relazionarsi a Dio.<ref>Cfr. [[Maimonide]], ''[[Guida dei Perplessi]], cit.''</ref> Questo è il nome che meglio riflette la qualità che è più desiderabile e più complementare per una nazione di schiavi: libertà, autodeterminazione, possibilità senza limiti o restrizioni. Solo il Dio che incorpora l’essenza di tutte queste cose è un Dio ''adatto'' agli oppressi, il giusto compagno per coloro senza speranza.
 
La storia d’[[amore nell'ebraismo|amore tra Dio e Israele]] inizia con il Dio della Libertà che dona la libertà, il Dio dalle Possibilità Infinite che porta il suo popolo - nella realizzazione di cose così improbabili da sembrare impossibili – attraverso il [[Mar Rosso]] al [[Monte Sinai]]. Ciò che accade là, con la stipulazione dell’[[Alleanza (Bibbia)|Alleanza]] tra le due parti - una relazione straordinariamente comparabile ad un patto tra pari, quale possibile tra mortali e l’Eterno – è una situazione di gente libera che esercita il proprio [[libero arbitrio]]. Due parti indipendenti si accordano ad entareentrare in una rapporto d’amore, con il fine ultimo del ''[[tikkun olam]]'' (riparare il mondo); cioè, forse, una definizione ideale di matrimonio – una santa unione. Tra Dio e Israele, ciò è possibile solo grazie alla connessione complementare tra ''ha-Am ha-Nig’al'' [il Popolo Redento] e ''Ehyeh asher Ehyeh''.<ref>Cfr. Adler, ''op. cit.'', p. 269.</ref>
 
Ogni essere umano possiede un piccolo eco-frammento di questa Divina qualità di ''Ehyeh asher Ehyeh'' (Cfr. [[Sephirot]] e [[Shekhinah]]). Gli esseri umani sono creati ''b'tzelem Elohim'' (a immagine di Dio),<ref>''Imago Dei'', "a immagine di Dio", cfr. {{passo biblico2|Genesi|1:26-7}}.</ref> e l'indipendenza e l'autodeterminazione del nostro Creatore è il Suo principale dono a noi, tra tutte le altre creature. Il riconoscimento di tale identità; la comprensione della profonda importanza dell'origine divina di tale qualità dentro di noi; la connessione col Creatore come il Provveditore di Libertà; la scelta consapevole di entrare in società con Dio ai fini di effettuare il ''[[Tikkun olam]]'' - queste cose sono ciò che distingue l'[[popolo eletto|esperienza israelitica/ebraica]] di ''Ehyeh asher Ehyeh'' dalle percezioni della Natura Divina da parte di altri popoli.