Variabile (informatica): differenze tra le versioni

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Le operazioni basilari che possono essere compiute su una variabile sono la '''lettura''' del valore in essa contenuto e la '''scrittura''' di un nuovo valore, o '''assegnamento'''. Il primo assegnamento della variabile è detto '''inizializzazione'''. Molti linguaggi richiedono o preferiscono che la variabile una volta dichiarata venga anche inizializzata a un valore arbitrario.
 
Dal punto deidi vista della [[semantica]] dei linguaggi di programmazione quando si dichiara tramite un identificativo o nome e si inizializza tramite un certo valore una variabile, il calcolatore riserva un contenitore ovvero un'area di memoria alla suddetta variabile ovvero crea un'associazione indirizzo cella di memoria-valore per tutto il tempo in cui la variabile stessa è attiva. In virtù della definizione di variabile l'associazione suddetta è dinamica ovvero il valore di questa può variare all'interno del flusso di esecuzione del programma comportando una sovrascrittura del valore precedente con quello attuale al punto o tempo ''t''.
 
Per leggere il contenuto di una variabile <tt>v</tt>, cioè per utilizzarlo per qualche scopo del programma, basta impiegarne la sua notazione in una [[espressione (informatica)|espressione]], come ad esempio in <tt>5+v</tt> o in <tt>(3.14+v)*x</tt>.