Greenock: differenze tra le versioni

È la città natale di [[James Watt]]. La sua popolazione è di circa 44.300 abitanti ([[2004]]) .<ref name="history">{{Cita web | url=http://www.gro-scotland.gov.uk/statistics/publications-and-data/settlements-and-localities/mid-2004-population-estimates-for-localities-in-scotland.html | titolo= Dati GROS | editore=(datiDati del governo scozzese)}}{{collegamento interrotto}}</ref>.

Il primo [[molo]] risale agli inizi del [[XVII secolo]], mentre un vero e proprio [[porto]] fu costruito nel 1710. L’annoL'anno seguente fu fondata la prima impresa di costruzione navale, ''Scott's'', che si assicurò numerosi contratti con la [[Royal Navy]] a partire dal 1806. La ''Scott's'' fu nazionalizzata nel 1969 e fusa con la ''Lithgow's'' per formare la ''Scott Lithgow''. Tutti i cantieri, con l’eccezionel'eccezione di alcuni adibiti alla riparazione di navi, chiusero a cavallo degli anni ‘70 e ‘80 a causa della forte concorrenza di [[Corea del Sud]] e [[Giappone]]. Il sito della ''Scott's'' è oggi occupato da un call center della [[T-Mobile]].

[[Immagine:Golden Princess esplanade.jpg|thumb|right|300px|L’OceanL'Ocean Terminal visto dall’Esplanadedall'Esplanade.]]

Greenock è uno dei tre porti principali di supporto alla Royal Navy. Il trasporto merci è gestito presso l’l'''Ocean Terminal'', che serve anche da scalo per le navi da [[crociera]]. Da qui parte l’Esplanadel'Esplanade, che costituisce una piacevole passeggiata lungo il fiume Clyde fino al ''Royal West Boat Club''.

L’industriaL'industria della raffinazione dello zucchero fu avviata a Greenock nel 1765. Nel 1850, John Walker aprì un primo zuccherificio, imitato da altri imprenditori negli anni seguenti. Alla fine del [[secolo XIX]], circa 400 navi all’annoall'anno trasportavano zucchero dai Caraibi a Greenock. Si potevano allora contare un totale di 14 zuccherifici attivi, il più famoso dei quali era il ''Tate & Lyle'', l’unicol'unico a sopravvivere fino al 1997. Dalle Americhe arrivava a Greenock anche [[tabacco]].

La [[IBM]] stabilì le sue officine ed il suo quartier generale europeo nella città nel 1951, fornendo impiego per oltre 50 anni nel settore dell’industriadell'industria elettronica e dei servizi. Negli ultimi anni, tuttavia, la compagnia americana ha dapprima trasferito le fabbriche in Asia e nell’Estnell'Est Europeo ed in seguito ceduto alla compagnia cinese [[Lenovo]] la parte dell'azienda che produce computer deskstop e portatili. Lenovo ha a sua volta trasferito gran parte del centro operativo europeo da Greenock a [[Bratislava]].

Sia la T-Mobile che l’IBMl'IBM hanno importanti call center a Greenock, mentre la [[Royal Bank of Scotland]] ha qui il suo centro che si occupa della gestione dei mutui per tutto il Regno Unito.

La principale arteria commerciale di Greenock, Hamilton Street, che collegava West Blackhall Street a Clyde Square, scomparse nel 1975 per fare spazio prima ad un’areaun'area pedonale ed in seguito, negli anni ’90'90, al centro commerciale ''The Oak Mall''. Poco distanti da quest'area sono altri due grandi supermercati, [[Tesco]] e [[Morrisons]], il cinema ed il centro ricreativo del ''Waterfront'', dotato di piscine e palestre. A Greenock ha sede anche un consolato italiano.

Greenock è rappresentata come "Gantock" da Robin Jenkins nel suo romanzo ''Fergus Lamont'' del 1979 ed è servita da ambientazione a vari film, tra cui ''[[Sweet Sixteen (film 2002)|Sweet Sixteen]]'' (2002) [http://www.imdb.com/title/tt0313670/] e ''[[Dear Frankie]]'' (2004).[http://www.imdb.com/title/tt0377752/]

[[ImmagineFile:James Watt Memorial College statue.jpg|thumb|140px|right|La statua commemorativa di James Watt.]]

Il più celebre figlio di Greenock è senz’altrosenz'altro il matematico ed ingegnere [[James Watt]]. Viene ricordato nel nome della biblioteca istituita in sua memoria e dell’istitutodell'istituto superiore locale, il James Watt College, nonché da una statua commemorativa eretta in William Street in corrispondenza del suo luogo di nascita.