Umberto Barbaro: differenze tra le versioni

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==Biografia==
'''Umberto Barbaro''' è stato attivo in molti campi: narrativa, drammaturgia, cinema, critica e storia dell'arte figurativa. Nel 1923 è direttore della rivista ''La bilancia'' e collabora con [[Dino Terra]], [[Vinicio Paladini]] e [[Paolo Flores]]. Nel 1927 è tra gli animatori del Movimento Immaginista, corrente "di sinistra" del [[Futurismo]], attenta all'evoluzione culturale in [[Francia]], [[America]], [[Russia]] e [[Germania]].<ref>Vicina al movimento Immaginista, la casa editrice "La Ruota dentata" pubblica un numero unico di una rivista con questo stesso titolo e numerosi testi futuristi</ref>. È al fianco di [[Anton Giulio Bragaglia]] nella iniziativa del Teatro degli Indipendenti, a Roma.<ref>Per il Teatro degli Indipendenti scrive testi, poi rappresentati, tra i quali ''Il bolide, scalari e vettori'', ''Ancorato al nome di Maria'' e, insieme a Bonaventura Grassi, '' L'inferno''.</ref> Conoscitore della lingua russa e tedesca traduce opere di [[Heinrich von Kleist]], [[Michail Bulgakov]] e [[Frank Wedekind]]. È giornalista, saggista, novelliere e i suoi scritti appaiono in numerose riviste del tempo.<ref>Tra l'altro collabora a ''Occidente'', ''L'Italia letteraria'', ''Quadrivio'', ''L'italiano'', ''L'Italia vivente''.</ref>
 
Nel 1936 è tra i fondatori, con [[Luigi Chiarini]], del [[Centro Sperimentale di Cinematografia]] di Roma e ne diventa insegnante. Sempre con Chiarini avvia la pubblicazione del mensile di studi cinematografici ''Bianco e Nero'', direttamente legato al Centro Sperimentale, una rivista che ha fornito notevole impulso alla crescita della cultura cinematografica italiana. Finita la seconda guerra mondiale, prosegue gli studi specifici sul cinema in generale e su quello sovietico in particolare e continua la serie di traduzioni, da tempo avviata, di scritti di teorici del cinema tra cui [[Vsevolod Illarionovič Pudovkin]], [[Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn]], [[Rudolf Arnheim]] e [[Béla Balázs]]. Nel 1947 traduce anche [[Sigmund Freud]].<ref>Tra le altre traduzioni: Vsevolod Illarionovič Pudovkin, ''Film e fonofilm'', Roma, Edizioni d'Italia, 1936; Vsevolod Illarionovič Pudovkin,''L'attore nel film'', Roma, Edizioni dell'Ateneo, 1947; Sigmund Freud, Nuovi saggi di psicanalisi, 1947.</ref> Nel [[1945]] viene nominato Commissario straordinario del Centro Sperimentale di Cinematografia, carica che ricopre sino al [[1947]], quando ne è allontanato per motivi politici. È sostenitore del [[cinema neorealista]].
 
Nel campo della produzione cinematografica esordisce, come autore, nel 1933 con un [[documentario]], ''Cantieri dell'Adriatico'', a cui fa seguito il solo [[film]] a lungometraggio da lui realizzato, ''L'ultima nemica''. Nel dopoguerra gira, con la consulenza di Roberto Longhi, due cortometraggi d'arte dedicati a [[Carpaccio]] e [[Caravaggio]].
 
Come critico cinematografico collabora a ''[[L'Unità]]'', al settimanale ''Vie Nuove'' e a ''Filmcritica''. Dirige il quindicinale ''L'Eco del cinema''.
A Umberto Barbaro sono state dedicate la «''Biblioteca del Cinema''», il «''Premio Nazionale Filmcritica''» di Roma e numerose pubblicazioni<ref>Gian Piero Brunetta, ''Umberto Barbaro e l'idea di neorealismo: 1930-1943'',Padova, Liviana Editrice, 1969; Umberto Carpi, ''Bolscevico immaginista'',Napoli, Liguori, 1981; Maria Di Giovanna, ''Teatro e narrativa di Umberto Barbaro''. Roma, Bulzoni, 1992; Lea Durante, ''Umberto Barbaro e il "realismo" della letteratura'', in Umberto Barbaro,''L'essenza del can barbone'', Napoli, Liguori, 1997; ''Dossier Barbaro'', in ''Cinemasessanta'', 303, ottobre-dicembre, Reggio Calabria, Città del sole Ed.,2009.</ref>
 
== Pubblicazioni ==
*''Luce fredda'', romanzo, Lanciano, Carabba Ed., [[1931]]; ristampa ''Luce fredda'', Montepulciano, Ed. Del Grifo, [[1990]]
*''L'isola del sale'', romanzo a puntate su ''L'Italia letteraria'', 1935; rieditatoristampa ''L'isola del sale '', Bari, Palomar, [[2002]]
*''L'essenza del can barbone'', racconti, Lanciano, Carabba, 1931; ristampa ''L'essenza del can barbone '', Napoli, Liguori Ed., [[1996]]
*''L'attore'', (a cura), Roma, Bianco e Nero Ed., [[1938]]. Testo reperibile anche in ''Bianco e Nero'', 2/3, 1938
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=== Pubblicazioni postume ===
 
*''Il film e il risarcimento marxista dell'arte'', Roma, Editori Riuniti, [[1960]]
*''Servitù e grandezza del cinema'', a cura di Lorenzo Quaglietti, Roma, Editori Riuniti, [[1962]]