19P/Borrelly: differenze tra le versioni

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'''19P/Borrelly''', anche denominata come '''Cometa Borrelly''', è una [[cometa]] [[cometa periodica|periodica]] del [[Sistema solare]], appartenente alla famiglia cometaria di [[Giove (astronomia)|Giove]]<ref>{{en}} {{cita web|titolo=List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets
|url=http://www.physics.ucf.edu/~yfernandez/cometlist.html#jf
|accesso=07-09-2008}}</ref>. Fu scoperta da [[Alphonse Louis Nicolas Borrelly]] durante una normale ricerca di comete a [[Marsiglia]], il [[28 dicembre]] [[1904]]. È stata analizzata da vicino dalla sonda [[Deep Space 1]]. A differenza delle altre comete e secondo i dati inviati dalla sonda, la superficie sarebbe secca e priva di ghiaccio.
 
La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con [[Giove (astronomia)|Giove]] che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. Il prossimo incontro, previsto per il [[14 maggio]] [[2019]], avverrà ad una distanza di 0,44 UA e causerà una riduzione della [[perielio|distanza perielica]] e una riduzione del [[periodo orbitale]]. Si prevede che il nuovo valore della distanza al perielio sarà compreso tra le 1,35 e le 1,31 UA, mentre il nuovo valore del periodo porbitale tra i 6,83 ed i 6,57 anni.
 
Una tipicità della cometa Borrelly è l'asimmetricità della sua [[coda (astronomia)|coda]], riportata nelle osservazioni storiche e riscontrata anche durante il sorvolo della [[sonda spaziale|sonda]] Deep Space 1<ref>D.T. Young ''et al.'', Solar wind interactions with Comet 19P/Borrelly, ''Icarus'' 167 (2004) 80–88 [http://www.tau.ac.il/~arkee/icarus_borelly.pdf PDF]</ref>.
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[[File:PIA03505.jpg|thumb|left|200px|La cometa Borrelly fotografata dalla sonda DS1. Sono visibili i getti di materiale espulso dal nucleo]]
 
Il [[21 dicembre]] [[2001]] la sonda Deep Space 1, lanciata per testare nuove [[Tecnologia|tecnologie]] per lo spazio, effettuò un [[Sorvolo ravvicinato]] (''fly-by'') della cometa Borrelly. Il sorvolo della cometa fu programmato nell'estensione della missione e rappresentò un bonus inaspettato. A dispetto del guasto al sistema di orientamento, Deep Space 1 riuscì a rimandare a terra ciò che all'epoca furono considerate le migliori immagini e dati scientifici riguardanti una cometa. Inoltre, durante l'incontro furono programmate osservazioni della cometa dalla [[Terra]] per mezzo del [[Telescopio spaziale Hubble]]<ref> H. A. Weaver ''et al.'' (2003) [http://www.iop.org/EJ/abstract/1538-3881/126/1/444 ''Hubble Space Telescope'' STIS Observations of Comet 19P/Borrelly during the ''Deep Space 1'' Encounter] ''The Astronomical Journal'' 126 444-451 [http://www.iop.org/EJ/article/1538-3881/126/1/444/202321.web.pdf?request-id=wE_S1hTg3BGOR2Mf3Ai7Kg PDF]</ref> e di altri strumenti osservativi, anche [[Radiotelescopio|radar]].
 
Le osservazioni ravvicinate rivelarono un nucleo di 8 km di lunghezza, attivo. Le variazioni [[Topografia|topografiche]] e [[Fotometria|fotometriche]] misurate hanno permesso di stimare un [[periodo di rotazione]] di circa 25 ore. Al momento dell'incontro (otto giorni dopo il passaggio al perielio), dal nucleo fuoriusciva un potente getto in direzione del [[Sole]], perpendicolarmente all'asse di rotazione<ref>Soderblom ''et al'' (2002) [http://adsabs.harvard.edu/abs/2002LPI....33.1810B Encounter With Comet 19p/Borrelly: Results From ''The Deep Space 1'' Miniature Integrated Camera And Spectrometer], ''[[Lunar and Planetary Institute|Lunar and Planetary Science]]'' XXXIII [http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2002/pdf/1256.pdf PDF]</ref>. Il getto principale era accompagnato da due getti più deboli, uno nell'emisfero della cometa in direzione del Sole e l'altro in direzione della coda.