Fotografia d'arte: differenze tra le versioni

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La fotografia d'arte vera e propria, viene chiamata anche fotografia di ricerca e ha inizio in Italia verso la fine degli anni '60. Il punto di riferimento per i giovani fotografi artisti dell'epoca era la galleria il Diaframma di Milano (una delle più antiche gallerie fotografiche d'Europa), che chiuderá la sua storica sede di via [[Brera (quartiere di Milano)|Brera]], nel luglio del 1997, con la mostra di fotografie tratte dal libro ''[[Roma nostra]]'' del fotografo [[Augusto De Luca]]
<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/06/talento_Luca_svela_inedita_Roma_co_0_9707062749.shtml ''Corriere della Sera''] il Diaframma chiude</ref><ref>[http://www.lanfrancocolombo.it/mito_dia.htm Il Mito del Diaframma] di Wanda Tucci Caselli</ref>.
È in questo periodo che la ricerca fotografica in Italia raggiunge la sua massima espressione. Dal punto di vista tecnico la dicotomia tra fotografia analogica e digitale è sostanziale e almeno inizialmente, la fotografia digitale è stata snobbata come inferiore a quella chimica. In effetti i primi risultati di stampa digitale erano modesti ma odiernamente ha raggiunto una qualità pari a quella analogica. Moltissimi professionisti ormai si avvalgono per la la fine art di stampanti fotografiche professionali con risultati eccellenti sia in qualità che in durata (otre 200 anni con il bianco e nero). Tutto ciò testimoniato da autori di chiara fama come Marco Fodde noto autore fotoartista e tecnico che con molte pubblicazioni e articoli ha tolto ogni dubbio anche ai più indecisi.
 
==Note==