Battaglia di Eniwetok: differenze tra le versioni

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|Didascalia=Navi da sbarco americane vicino alla spiaggia di [[Eniwetok]]
|Parte_di=del [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|teatro del Pacifico]] della [[seconda guerra mondiale]]
|Luogo=[[Eniwetok]]
|Data=[[17 febbraio]] - [[23 febbraio]] [[1945]]
|Esito=Vittoria USA
|Schieramento1={{USA}}
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|Comandante2={{bandiera|JPN}} [[Yoshimi Nishida]]
|Effettivi1=10.000 uomini
|Effettivi2=2.677 uomini <ref>{{Cita|Gilbert 1989|p. 577|Gilbert 1989|harv=s}}</ref>
|Perdite1=(fonti USA) 262 morti <br> 77 dispersi <br> 757 feriti
|Perdite2=2.613 morti <br> 64 prigionieri
|Note=
}}
{{Campagnabox Campagna delle Isole Gilbert e Marshall}}
 
La '''battaglia di [[Eniwetok]]''' fu parte della [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|guerra del Pacifico]] che si svolse durante la [[seconda guerra mondiale]]. Venne combattuta tra il [[17 febbraio]] [[1944]] e il [[23 febbraio]] [[1944]] sull'[[Eniwetok|omonimo atollo]] delle [[Isole Marshall]]. Questa battaglia seguì la conquista, da parte delle forze americane, dell'[[atollo di Kwajelin]].
La cattura di questo atollo doveva servire a realizzare un campo di aviazione e una base per le successive operazioni verso le [[Isole Marianne]].
 
Nel [[1943]] l'atollo era scarsamente difeso in quanto i giapponesi ritenevano che gli americani volessero dirigere i loro attacchi prima verso le Marianne sud-occidentali. Le difese però vennero incrementate nel [[gennaio]] [[1944]] quando fu dispiegata su questo atollo la 1ª Brigata Anfibia sotto il comando del maggior generale [[Yoshimi Nishida]]. Fu iniziato un vasto programma di costruzione di fortificazioni che venne svolto sotto continui attacchi aerei americani. Inoltre la scarsa superficie dell'atollo rendeva impossibile pensare ad una difesa in profondità.
 
Il vice ammiraglio [[Raymond Spruance]] fece precedere l'invasione dall'[[operazione Hailstone]], un attacco di velivoli imbarcati contro la base giapponese di [[Truk]] nelle [[Isole Caroline]]. In questa operazione vennero distrutte 15 navi da guerra e più di 250 velivoli, tagliando ogni possibilità di rifornimenti verso [[Enewetak|Eniwetok]].
 
L'attacco all'atollo venne preceduto da un bombardamento navale che iniziò il [[17 febbraio]]. Il giorno seguente il 22º reggimento dei [[United States Marine Corps|Marines]], comandato dal col. [[John T. Walker]], sbarcò sull'isola di Engebi, sul lato nord dell'atollo, alle 8.44. La resistenza fu debole e dopo 6 ore di combattimenti l'isola era in mani americane.
 
Da documenti catturati sull'[[isola di Engebi]] i comandi americani si fecero l'idea che anche la difesa di [[Enewetak|Eniwetok]] sarebbe stata scarsa per cui lo sbarco venne preceduto da un bombardamento navale ridotto. Lo sbarco avvenne il [[19 febbraio]] e fu portato a compimento dal 106º Reggimento di [[fanteria]]. La realtà però fu molto differente da quanto previsto. I soldati giapponesi erano attestati in posizioni molto forti e gli americani furono fermati da un pesante fuoco di armi automatiche.
I combattimenti si protrassero fino al [[21 febbraio]]. Le perdite per gli americani furono di 37 soldati mentre 800 furono i caduti giapponesi.
 
L'errore di valutazione non venne ripetuto sull'isola di Parry. Le [[nave da battaglia|navi da battaglia]] ''[[Tennessee (nave da battaglia)|Tennessee]]'' e ''[[Pennsylvania (nave da battaglia)|Pennsylvania]]'', oltre ad altre navi, colpirono l'isola con 900 tonnellate di proiettili. Quando il [[22 febbraio]] il 22° Marine sbarcò sull'isola la resistenza fu praticamente nulla.
 
Il [[23 febbraio]] verranno conquistate le altre isole dell'atollo.
 
Enetewok diverrà una base avanzata dell'[[United States Navy|US Navy]] per le operazioni successive del conflitto.