Atto di abiura: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ValterVBot (discussione | contributi)
m Bot: Elimino interlinks
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: overlinking giorni e mesi dell'anno e modifiche minori
Riga 1:
{{Nota
|titolo = Abiura di Galileo Galilei (22 giugno 1633) <ref>[[s:Abiura di Galileo Galilei|Wikisource: Abiura di Galileo Galilei]]</ref>
|contenuto =
[[ImmagineFile:Galileo before the Holy Office.jpg|thumb|210px|''Galileo di fronte al Sant'Uffizio'', dipinto di Joseph Nicolas Robert Fleury]]
«Io Galileo, fìg.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l'eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l'aiuto di Dio crederò per l'avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la S.a Cattolica e Apostolica Chiesa.
 
Riga 8:
 
Giuro anco e prometto d'adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono dà sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate.
 
Così Dio m'aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani.
 
Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Roma, nel convento della Minerva, questo dì 22 giugno 1633.
Io, Galileo Galilei ho abiurato come di sopra, mano propria.»
Riga 19:
Già in età [[roma]]na la persecuzione contro le clandestine adesioni al vietato [[Cristianesimo]] prevedeva la richiesta di una ''abiuratio'' espressa con atto solenne orale, rifiutato da molti [[martire|martiri]].
 
Tra i più noti atti d'abiura si ricorda quello sottoscritto il [[22 giugno]] [[1633]] da [[Galileo Galilei]] dinanzi alla Santa [[Inquisizione]].
{{vedi anche|Processo a Galileo Galilei}}
L'Inquisizione ottenne molti atti d'abiura, talvolta anche più d'uno, come (nel [[1547]]) da [[Francesco Spiera]], [[avvocato]] del [[padova]]no che aveva osato effettuare una traduzione libera del ''[[Pater noster]]'' e che dopo la seconda abiura vide la sua salute cadere repentinamente sino a morirne poco dopo. Diffusa dai racconti di [[Pier Paolo Vergerio]], la sua vicenda fu ampiamente propalata in tutta [[Europa]], come misterioso e deterrente monito.
 
Nelle procedure "giudiziarie" dell'Inquisizione, peraltro, l'atto di abiura era un istituto dettagliatamente descritto in alcune bolle post-[[Concilio di Trento|tridentine]], emanate a partire dal [[1542]], anno di quel [[concilio]]; in materia, fu [[papa Paolo IV]] a rilasciare la [[bolla papale|bolla]] ''[[Cupientes Judaeos]]'', sulla [[conversione religiosa|conversione]] forzosa degli [[ebrei]], mentre fu di [[papa Giulio III]] la ''[[Illius qui]]'', del [[1550]].
 
Il significato dell'atto però non è solamente religioso. Nel [[1581]] le [[Province dei Paesi Bassi]] ([[Olanda]], [[Zelanda (Paesi Bassi)|Zelanda]], [[Gheldria (provincia)|Gheldria]], [[Utrecht]], [[Frisia (provincia)|Frisia]], [[Overijssel]] e [[Groninga]]) sottoscrissero un atto d'abiura col quale cessarono di riconoscere la [[sovranità]] della [[Spagna]] di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], dando vita alla [[Repubblica delle Sette Province Unite]].
Riga 31:
Nell'Ottocento il [[governo]] della [[Cina]] richiedeva tale atto da coloro che fossero risultati aderenti al Cristianesimo che i missionari portavano nella regione, a pena di torture o di uccisione.
 
Nell'[[Islam]] l'atto di abiura è invece la dichiarazione con la quale si intende negare o sconfessare una presunta precedente ''asc-shashâda'', cioè la professione di [[fede]] con la quale si entra a far parte della [[religione musulmana]]. Di questa dichiarazione è stata da taluni osservata una certa analogia con la pratica dello [[sbattezzo]], riguardante la [[religione cattolica]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu data la opportunità ai [[Testimoni di Geova]] nei ''[[lager]]'' [[nazismo|nazisti]] di essere liberati dopo aver rinnegato con un atto di abiura le loro credenze e a patto di diventare soldati dell'esercito. Pochissimi cedettero a questo ricatto.<ref>[http://www.triangoloviola.it/docabiura.html triangoloviola.it: "Modulo di abiura riservato ai Testimoni di Geova"]</ref>