Associazione scouts cattolici italiani: differenze tra le versioni
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|ambito = [[Italia]]
|affiliazioni = [[Federazione esploratori italiani|FEI]], [[Conferenza internazionale cattolica dello scautismo|CICS]]
|datafondazione =
|datascioglimento =
|fondatore/i = [[Mario di Carpegna]]
|membri = 60.288<ref>Dato al momento della fusione con l'AGI, riportato in {{cita libro|Mario|Sica|Storia dello scautismo in Italia|2006|Fiordaliso|Roma|wkautore=Mario Sica|id=ISBN 978-88-8054-774-7|ed=4}}</ref>
|caricacapo1 = Capo scout
|capo1 = Bruno Tonin
|caricacapo2 = Presidente del comitato centrale
|capo2 = Fausto Piola Caselli
|caricacapo3 = Assistente ecclesiastico generale
|capo3 = don Giorgio Basadonna
|caricacapo4 = Capo scout emerito
|capo4 = [[Salvatore Salvatori]]
|sede = Piazza Pasquale Paoli 18, [[Roma]]
|sito =
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=== La fondazione ed i primi anni ===
L'''Associazione scouts cattolici italiani - Esploratori d'Italia'' (ASCI) fu costituita il 16 gennaio del [[1916]] ad opera del conte [[Mario di Carpegna]], guardia nobile del Papa. L'associazione ebbe ben presto l'approvazione pontificia ed il primo commissario generale fu lo stesso Mario di Carpegna. Uno dei punti fondamentali della nuova associazione scout cattolica fu la catechesi. Qualche mese più tardi, il 28 maggio 1916, nel palazzo dei Principi Doria a Fassolo ([[Genova]]), alla presenza del commissario generale, avviene la festa del rinnovo della promessa scout delle Gioiose Liguri dei [[RECI]] di [[Mario Mazza]] che di fatto si unirono all'ASCI.
Alla fondazione, l'ASCI adottò una bandiera bianca con [[giglio]] verde per distinguersi dal [[CNGEI]] che aveva bandiera verde con giglio giallo o bianco. Al verde considerato indizio di influenze massoniche (ma era verde anche la bandiera dello scautismo inglese) l'ASCI volle contrapporre il bianco, colore del Papa. Inoltre, l'ASCI adottò il giglio genovese di Mario Mazza che era stato il simbolo prima dei [[Ragazzi esploratori italiani]] (REI) e quindi del [[Corpo nazionale giovani esploratori italiani]] (CNGEI) con la sola differenza della scritta, "Estote Parati", nel cartiglio. La sede centrale del CNGEI, dopo sterili polemiche, nell'ottobre del 1917 decise di modificare il proprio giglio.
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=== La ricostituzione ===
L'ASCI riprese le attività subito dopo la liberazione del
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=== La fusione dell'ASCI con l'AGI e la nascita dell'AGESCI ===
La svolta definitiva si ebbe il
Negli anni successivi alla fusione, molti altri capi e talvolta interi gruppi ASCI scelsero di non aderire all'AGESCI o ne uscirono dopo poco. Fra questi dissidenti dell'ASCI/AGESCI nacquero numerose associazioni non riconosciute dall'[[Organizzazione mondiale del movimento scout]] (l'organismo voluto da [[Robert Baden-Powell]], fondatore dello scautismo, per coordinare il movimento).
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* {{cita libro|Mario|Sica|Storia dello scautismo in Italia|2006|Edizioni scout fiordaliso|Roma|wkautore=Mario Sica|id=ISBN 978-88-8054-774-7|ed=4}}
* Mattia Pessina, ''Obbedire? Lo scautismo italiano di fronte al fascismo'', Trieste, Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, 2010.
* Mauro Furia, ''Storia del Giglio Scout'', Parma, Centro Studi Scout sulle problematiche giovanili «Carlo Colombo», 1990.
* {{cita libro|Paola|Dal Toso|Nascita e diffusione dell'ASCI. 1916-1928|2006|FrancoAngeli|Milano|wkautore=Paola Dal Toso|id=ISBN 978-88-464-8388-1}}
* Piet J. Kroonenberg, ''Gli intrepidi. Scautismo clandestino e rinascita del movimento nei paesi dell’Europa centro-orientale'', Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2001.
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