Guerre borgognone: differenze tra le versioni
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== Il conflitto ==
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Dapprima, nel [[1469]], il duca [[Sigismondo d'Austria]] destinò i suoi domini in Alsazia al duca di Borgogna come riconoscimento per averli ben protetti contro l'espansione degli svizzeri. Il coinvolgimento del Temerario ad ovest del Reno non lo spinse ad attaccare la confederazione, come voleva Sigismondo, ma la sua politica di [[embargo]] contro le città di [[Basilea]], [[Strasburgo]] e [[Mulhouse]], diretta dal suo magistrato [[Pietro di Hagenbach|Peter von Hagenbach]], spinse le predette a rivolgersi a [[Berna]] per ricevere aiuto. La strategia espansionistica di Carlo subì un primo arresto allorquando l'attacco all'arcivescovato di [[Colonia (Germania)|Colonia]] fallì, dopo il rovinoso [[assedio di Neuss]] ([[1473]] – [[1474]]).
In un secondo momento, Sigismondo cercò di raggiungere un accordo di pace con la confederazione svizzera, che alla fine fu firmato a [[Costanza (Germania)|Constanza]] nel [[1474]]. Il duca d'Asburgo voleva ricomprare i domini alsaziani da Carlo I, il quale rifiutò. Subito dopo, von Hagenbach fu catturato e decapitato in Alsazia. La [[Vecchia Confederazione]], le città alsaziane ed il duca Sigismondo si unirono in una "lega anti-borgognona", conquistando parte del [[Giura]] borgognone (Franca Contea) grazie alla [[Battaglia di Héricourt]], nel novembre del 1474.
L'anno successivo, le forze bernesi conquistarono e e saccheggiarono [[Vaud]], che apparteneva al [[Pierre de Romont]] di [[Savoia]], a sua volta alleato con Carlo il Temerario. Nell'Alto [[Vallese]], le sette decanie indipendenti cacciarono i savoiardi dalla parte
l Duca di Borgogna, riparando verso [[Losanna]], organizzò un nuovo esercito (stimato in 15-30'000 mercenari) con lo scopo di conquistare la città di Berna. Arrivati in prossimità di [[Morat]] (nel territorio dell'attuale canton Friborgo) Carlo il Temerario pose in assedio la città (difesa da circa 1'500 soldati bernesi e friborghesi) che resistette comunque sino all'arrivo delle truppe confederate (aiutate anche da un gran numero di soldati alsaziani e cavalieri della Lorena) rinvigorite dall'invio di un nutrito contingente zurighese (neutrale nei precedenti scontri).
La notizia della sconfitta spinse diverse città della Lorena (soggetta a Carlo il Temerario) a ribellarsi e a formare un grosso esercito, guidato da [[Renato II]], per assediare Carlo il Temerario a [[Nancy]]. In quell'occasione i cantoni svizzeri preferirono non intervenire direttamente ma misero a disposizione dei loro alleati un contingente di 9'000 soldati. La battaglia, seppur durissima, volse quasi immediatamente a favore di Renato II ed il Duca di Borgogna, accerchiato dagli alabardieri svizzeri, venne ucciso sul campo.
Un adagio tradizionale recita:
''A Grandson Carlo perse le ricchezze,<br> a Morat perse l'onore, <br>a Nancy perse la testa.''
== Conseguenze ==
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Con la morte del Temerario, la dinastia dei duchi borgognoni si estinse. I territori fiamminghi di Borgogna divennero possesso degli Asburgo: l’arciduca [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano d’Austria]], che successivamente sarebbe divenuto imperatore del [[Sacro Romano Impero]], sposò l’unica figlia di Carlo I, [[Maria di Borgogna]]. La Borgogna divenne parte della Francia sotto il regno di Luigi XI. La Franca Contea da principio passò sotto il dominio francese e nel [[1493]] fu ceduta da [[Carlo VII di Francia|Carlo VII]] al figlio di Massimiliano I, [[Filippo I di Castiglia]], nell’ambito del [[trattato di Senlis]]; ciò nel tentativo di corrompere l’imperatore nel rimanere neutrale durante l’invasione dell’[[Italia]], progettata dal sovrano francese. La Svizzera non ottenne grossi vantaggi territoriali ma la vittoria dei confederati su una delle più potenti forze militari d’[[Europa]] li fece assurgere ad una fama di quasi invincibilità e le guerre borgognone segnarono l’aumento di prestigio dei mercenari svizzeri sui campi di battaglia europei.
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