Riconquista di Costantinopoli: differenze tra le versioni

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|Immagine=Penisola balcanica 1265.jpg
|Didascalia=L'[[impero bizantino]] nel [[1265]].
|Data=[[25 luglio]] del [[1261]]
|Luogo=[[Costantinopoli]]
|Casus=
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|Comandante2=[[File:Blason Empire Latin de Constantinople.svg|20 px]][[Baldovino II di Costantinopoli]] (esercito)<br> [[File:Flag of Most Serene Republic of Venice.svg|20px]][[Marco Gradenigo (ammiraglio)|Marco Gradenigo]] (marina)
|Effettivi1=800 uomini
|Effettivi2=Guarnigione di Costantinopoli
|Perdite1=Quasi nessuno
|Perdite2=Leggere
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}}
 
La '''riconquista di Costantinopoli''' è la rioccupazione della città di [[Bisanzio]] da parte dei [[bizantini]] dell'[[Impero di Nicea]] avvenuta con un colpo di mano il [[25 luglio]] [[1261]]. L'evento pose fine all'effimero [[Impero latino]] e permise la ricostituzione dell'[[Impero bizantino|Impero di Bisanzio]].
 
== Prologo ==
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Nell'estate del [[1261]], [[Michele VIII di Bisanzio|Michele Paleologo]], [[reggenza|reggente]] dell'Impero niceno, si apprestò ad abbattere il traballante impero crociato.
 
Per prima cosa strinse il [[13 marzo]] un accordo, noto come [[trattato di Ninfeo]], con la [[Repubblica di Genova]], allora impegnata contro [[Repubblica di Venezia|Venezia]] nella [[guerra di San Saba]], per controbilanciare la potenza sul mare dalla [[marineria veneziana|flotta veneziana]] disposta a difesa di Costantinopoli.<br />
Dopodiché inviò un piccolo contingente (ottocento uomini) al comando di [[Alessio Strategopulo]] in [[Tracia]] per compiere piccole azioni di disturbo e saggiare le difese dell'antica [[capitale (città)|capitale]].<br />
Quando [[Alessio Strategopulo]] arrivò a [[Selimbria]], venne a sapere che i latini insieme ai veneziani erano partiti per attaccare il forte Dafnusio che dominava l'accesso al [[Bosforo]] dal [[Mar Nero]]. I suoi informatori gli indicarono anche una porticina attraverso la quale un manipolo di soldati poteva entrare facilmente senza essere notato. L'occasione era troppo ghiotta per non essere sfruttata.
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Nella notte i bizantini entrarono e scaraventarono giù dalle mura le guardie latine. <br />
All'alba del [[25 luglio]] [[1261]] tutto l'esercito di Alessio Strategopulo entrò a [[Costantinopoli]] dalla Porta aurea. [[Baldovino II di Costantinopoli]], si svegliò a causa del tumulto e fuggì prontamente con un mercantile veneziano nell'isola di [[Eubea]], ancora in mano ai latini. [[Alessio Strategopulo]] insieme ai suoi soldati appiccò il fuoco nel quartiere veneziano. Tutti gli abitanti veneziani di Costantinopoli fuggirono al molo per prendere una nave che li portasse in salvo.
 
I [[francia|francesi]] nella città erano ormai meno di un migliaio e si nascosero nei monasteri o nelle fogne; tuttavia i bizantini non stavano facendo saccheggio, vedendo ciò i francesi uscirono dai loro nascondigli, ed andarono al molo ad imbarcarsi. Le cronache ci raccontano che le trenta navi veneziane cariche di profughi non fecero neanche rifornimenti per andare ad [[Eubea]] e molti morirono di fame ancora prima di scendere dalle navi.
 
== Conseguenze ==
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Dopo aver conquistato Costantinopoli, Alessio prese le insegne imperiali di Baldovino e le diede ad un messaggero ordinandogli di portarle al reggente Michele, che si trovava a [[Metrorian]] in [[Anatolia]]. L'imperatore ricevette la notizia dalla sorella, Eulogia Paleologa, ma non le credette: quando Eulogia gli mostrò allora le insegne imperiali di Baldovino, Michele partì immediatamente per Costantinopoli, non senza dimenticare di imprigionare e accecare l'imperatore legittimo [[Giovanni IV di Nicea|Giovanni IV Lascaris]].
 
Il [[15 agosto]] del [[1261]] Michele entrò trionfante attraverso la Porta aurea con in mano la grande icona della [[Vergine Odigitria]] dipinta da [[Luca evangelista|San Luca]]: arrivò fino alla [[Basilica di Santa Sofia (Istanbul)|Basilica di Santa Sofia]] dove lo attendevano [[Alessio Strategopulo]] ed il [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Arsenio di Costantinopoli]], che gli pose sul capo la corona di [[Imperatore di Bisanzio]]. Divenuto così il ''[[basileus]]'' [[Michele VIII di Bisanzio]], egli provvide a incoronare co-imperatore il figlio, [[Andronico II di Bisanzio|Andronico II Paleologo]].
 
La riconquista, oltre a restaurare l'[[Impero Bizantino]], che sopravvisse ancora, con alterne vicende, sino alla definitiva [[caduta di Costantinopoli]] del [[1453]], aprì una [[Guerra tra Venezia e Bisanzio (1261-1265)|guerra con Venezia]], conclusasi solo nel [[1265]] con il reciproco riconoscimento delle due potenze.