Orsa (torpediniera): differenze tra le versioni

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|Identificazione='''OS'''<br/>'''F 558'''
|Ordinata=
|Impostata=[[15 febbraio]] [[1936]]
|Varata=[[31 gennaio]] [[1937]]
|Completata=
|Entrata_in_servizio=[[30 marzo]] [[1938]]
|Proprietario={{Insegna navale|ITA (1861-1946)|icona}}<br/>{{Insegna navale|ITA|icona}}
|Radiata=[[1º luglio]] [[1964]]
|Destino_finale=demolita
|Dislocamento=standard 840 t<br/>carico normale 1016 t<br/>pieno carico 1600
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|Soprannome=
|Note=dati riferiti all’entrata in servizio e presi principalmente da [http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=E&id=62666 Warships 1900-1950], [http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/LMNO/orsa.aspx Marina Militare], [http://www.navypedia.org/ships/italy/it_dd_pegaso.htm Navypedia] e [http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Orsa Trentoincina]
}}
 
L<nowiki>’</nowiki>'''Orsa''' è stata una [[torpediniera]] od [[aviso|avviso]] scorta della [[Regia Marina]], e successivamente una [[fregata (nave)|fregata]] della [[Marina Militare]].
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Nel settembre 1943 l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'', al comando del [[capitano di corvetta]] Gino Del Pin, faceva parte del Gruppo Torpediniere di [[La Spezia]], cui appartenevano anche le torpediniere [[Impetuoso (torpediniera)|''Impetuoso'']], [[Libra (torpediniera)|''Libra'']], ''Pegaso'', [[Ardimentoso (torpediniera)|''Ardimentoso'']] ed ''Orione''<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso">[http://www.regianaveroma.org/Storiografia/Salvataggio/ImpetuosoPegaso.pdf Impetuoso e Pegaso (Stori copia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
In seguito all’annuncio dell’[[armistizio di Cassibile|armistizio]], nella prima mattina del 9 settembre 1943, la nave salpò da La Spezia insieme a ''Pegaso'', ''Orione'', ''Ardimentoso'' ed ''Impetuoso'', seguita, ad un’[[ora]] di distanza, dal resto della squadra navale (corazzate [[Littorio (nave da battaglia)|''Italia'']], [[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|''Vittorio Veneto'']] e [[Roma (nave da battaglia 1940)|''Roma'']], incrociatori leggeri [[Attilio Regolo (incrociatore)|''Attilio Regolo'']], [[Eugenio di Savoia (incrociatore)|''Eugenio di Savoia'']], [[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|''Montecuccoli'']], cacciatorpediniere [[Camicia Nera (cacciatorpediniere)|''Artigliere'']], [[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|''Fuciliere'']], [[Legionario (cacciatorpediniere)|''Legionario'']], [[Carabiniere (D 551)|''Carabiniere'']], [[Mitragliere (cacciatorpediniere)|''Mitragliere'']], [[Velite (cacciatorpediniere)|''Velite'']], [[Grecale (cacciatorpediniere)|''Grecale'']], [[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|''Oriani'']]) per dirigere al[[la Maddalena]]<ref>Joseph Caruana su ''Storia Militare'' n. 204 - settembre 2010</ref><ref>Enzo Biagi, ''La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti'', fasc. 9 – ''L’Italia si arrende''</ref>. Alle 8.40 le cinque torpediniere avvistarono la [[squadra (unità militare)|squadra]] da battaglia (cui alle 6.15 si erano aggregati anche gli incrociatori [[Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], [[Duca degli Abruzzi (incrociatore)|''Duca degli Abruzzi'']] e [[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|''Garibaldi'']] e la torpediniera ''Libra'', provenienti da [[Genova]]), ponendosi in [[avanguardia]] rispetto ad essa, ed alle 10.30, in seguito all’avvistamento di [[ricognitore|ricognitori]] tedeschi, si unirono ad essa, procedendo a [[zig zag]]<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Poco dopo [[Mezzogiorno (parte del giorno)|mezzogiorno]] le torpediniere giunsero nelle acque prospicienti [[La Maddalena]], ma a quel punto ricevettero la comunicazione che la base stava venendo occupata dai tedeschi: le navi dovettero quindi invertire la [[rotta navale|rotta]] insieme al resto della flotta, che diresse a nord dell’[[Asinara]]<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Alle 15.15 del 9 settembre, tuttavia, la formazione fu attaccata da [[bombardiere|bombardieri]] [[Dornier Do 217]] tedeschi: dapprima fu leggermente danneggiata la corazzata ''Italia'' (da una [[bomba (ordigno)|bomba]] caduta vicino allo [[scafo]]), poi, alle 15.42, la corazzata ''Roma'' fu raggiunta da una [[Fritz-X|bomba-razzo]] che, perforati tutti i [[ponte|ponti]], [[scoppio|scoppiò]] sotto la [[chiglia]] provocando gravi [[danno|danni]] tra i quali una falla nello scafo, danni alle [[artiglieria|artiglierie]] [[contraerea|contraeree]] e un locale [[macchina|macchine]] fuori uso (con riduzione della [[velocità]] a 16 nodi); dieci minuti più tardi la stessa [[nave]] fu centrata da una seconda bomba in corrispondenza di un [[Magazzino|deposito]] [[munizioni]]: devastata da una colossale [[deflagrazione]], la ''Roma'' si capovolse ed affondò, spezzandosi in due, in 19 minuti, portando con sé 1393 uomini<ref>[http://www.regianaveroma.org/RegiaNaveRoma_2009/Storiografia/Affondamento/Attacco_aereo.htm Associazione Regia Nave Roma<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Alle 16.09<ref>[http://www.cestra.eu/franco/ffnnbb_capitolo6.htm Capitolo 6<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ''Pegaso'', ''Impetuoso'' ed ''Orsa'' furono inviate, insieme ai cacciatorpediniere ''Mitragliere'', ''Fuciliere'' e ''Carabiniere'' ed all’[[incrociatore]] ''Attilio Regolo'', a soccorrere la [[nave]] in affondamento; l<nowiki>’</nowiki>''Impetuoso'' recuperò 47 superstiti, ''Orsa'' e ''Pegaso'' 55, il ''Regolo'' 17, i tre cacciatorpediniere trassero in salvo in tutto 503 uomini<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Dopo aver vanamente ispezionato la [[superficie]] del [[mare]] alla ricerca di altri sopravvissuti, le tre torpediniere fecero rotta verso [[nord-ovest|nordovest]], ma alle 19 furono vennero attaccate da un gruppo di [[aereo da caccia|caccia]] e [[bombardiere|bombardieri]] tedeschi, che le mitragliarono e bombardarono: manovrando ad elevata [[velocità]] e facendo fuoco con tutto l’[[Arma|armamento]] contraereo, le tre navi, evitate di strettissima misura parecchie [[bomba (ordigno)|bombe]], uscirono quasi indenni dall’attacco alle 20.30<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. L<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' abbatté con le proprie [[mitragliera|mitragliere]] due [[velivolo|velivoli]] tedeschi, riducendo il munizionamento antiaereo a meno della metà<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Nelle ore successive le tre torpediniere, rimaste isolate e senza ordini, cercarono di ricongiungersi alla squadra italiana, senza sapere dove fosse, tentarono infruttuosamente di soccorrere il cacciatorpediniere ''Vivaldi'', poi l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'', ormai a corto di carburante (alla torpediniera non restava [[combustibile]] che per dieci ore di navigazione), alle 20.30 del 9 settembre fece rotta per le [[Baleari]] (seguita, all’1.30 del 10 settembre, anche da ''Pegaso'' ed ''Impetuoso'')<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Alle 10.23 del 10 settembre l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' diede fondo tra la [[spiaggia]] e l’isolotto di [[Formentera]], nella baia di [[Pollenza]]<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>.
 
Mentre nella [[notte]] tra l’11 ed il 12 settembre ''Pegaso'' ed ''Impetuoso'' ripartirono per autoaffondarsi, il comandante Del Pin decise di restare all’ormeggio sperando che le autorità [[Spagna|spagnole]] gli avrebbero concesso una proroga oltre le ventiquattr’ore previste per la sosta in porti neutrali, e che gli avrebbero permesso di rifornirsi di [[acqua]] e [[nafta]]<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Tuttavia gli spagnoli ordinarono dapprima all<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' di trasferirsi a [[Palma di Maiorca|Palma]] per rifornirsi di combustibile, poi, prima della partenza, di attendere, poi di recarsi a [[Mahon]], in ultimo di attendere ancora; continuando a tenere in funzione i generatori di [[elettricità]], la torpediniera consumò il poco carburante rimasto, rimanendo così impossibilitata a muovere<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/>. Trainata qualche giorno dopo a Palma di Maiorca, l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' venne internata dalle autorità spagnole insieme ai cacciatorpediniere della squadriglia «[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|''Mitragliere'']]» e rimase in tali condizioni sino al 15 gennaio 1945, quando poté ripartire per trasferirsi dapprima ad [[Algeri]] e quindi fare rotta su Taranto, rientrando in Italia, ove giunse il 23 gennaio<ref name="Regianaveroma-PegasoImpetuoso"/><ref>[http://www.regianaveroma.org/RegiaNaveRoma_2009/Archivio/Fotografico/Internamento.htm Associazione Regia Nave Roma<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nel dopoguerra l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' e la gemella ''Orione'' prestarono servizio nella neonata [[Marina Militare]] italiana. Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] le due unità vennero riclassificate [[fregata (nave)|fregate]] antisommergibili e sottoposte a profondi lavori di rimodernamento, (svoltisi per l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' tra il 1954 ed il 1955), che videro importanti modifiche alle [[sovrastruttura|sovrastrutture]] e soprattutto all’armamento: i [[cannone|cannoni]] da 100/47 mm vennero ridotti ad uno solo, le mitragliere da 20/65 e 20/70 mm furono rimosse e sostituite da 4 cannoni contraerei da 40/60 mm, due dei quattro lanciabombe di profondità vennero rimpiazzati da altrettanti scaricabombe, i [[tubo lanciasiluri|tubi lanciasiluri]] vennero eliminati e fu inoltre imbarcato un lanciatore antisommergibili «[[Porcospino (arma)|Porcospino]]»<ref name="navypedia">[http://www.navypedia.org/ships/italy/it_dd_pegaso.htm Pegaso torpedo boats / escort destroyers (1938) - Regia Marina / Italian Navy (Italy)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Con l’introduzione della classificazione [[NATO]] l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' assunse il distintivo ottico ''F 558''.
 
Nel 1957-1958 le due unità cessarono l’impiego di squadra e vennero invece assegnate a compiti di [[rimorchio]] [[bersaglio|bersagli]]: a tale scopo venne eliminato il cannone da 100/47 (situato a [[poppa]]), sostituito con un’apparecchiatura ottica detta «pollaio» (che consentiva l’osservazione degli scarti del tiro contro bersagli rimorchiati) ed a prua fu collocata una [[catapulta]] per lanciare aerei-bersaglio radiocomandati («B.R.C.»). Sempre a proravia della [[ponte di comando (nautica)|plancia]] fu costruita una [[tuga (nautica)|tuga]] di ridotte dimensioni nella quale sarebbero stati alloggiati i radiobersagli.
 
In tale servizio ''Orsa'' ed ''Orione'' avevano a disposizione un solo equipaggio in due, quindi furono impiegate ad alternanza.
 
Radiata il 1º luglio 1964<ref name="trentoincina" />, l<nowiki>’</nowiki>''Orsa'' venne avviata alla [[demolizione]].