Monetazione della Sicilia antica: differenze tra le versioni

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[[Segesta]], la capitale economico-politica degli [[Elimi]], inizia a coniare l'argentomonete intorno al [[490 a.C.|490]]-[[480 a.C.]], precedentemente alla [[battaglia di ImeraHimera (480 a.C.)|battaglia di Imera]].
Essa comincia a monetare l'argento adoperando il sistema euboico-attico, con un didramma di circa 8,7 grammi.
Recentemente S. Mani Hurter (Die Didrachmenprägung von Segesta, Biel, 2008), ha proposto di fissare al 475/0-455/0 a.C. l'inizio della monetazione di Segesta, tuttavia la Studiosa non sembra tenere in debita considerazioni numerosi elementi di carattere storico-archeologico e stilistico, che suggeriscono con evidenza, un innalzamento di almeno un decennio per le prime emissioni segestane.
I tipi adottati fin dai primordi sono al [[dritto]] il cane ([[cirneco]]), mentre il [[rovescio (moneta)|rovescio]] è assegnato alla testa della ninfa eponima [[Egesta]]. Allo stato attuale delle nostre conoscenze, sembra che la presenza del cane sia da ricondurre al mito ancestrale della fondazione di [[Segesta]] stessa di cui parlano le fonti, e rappresenti il dio fluviale [[Krimisos]]. Allo stesso tempo, sempre sulla scorta delle fonti storiche, l'animale è visto come il [[paredra|paredro]] della ninfa [[Egesta]], e quindi un riferimento al culto della dea madre, molto sentito presso le popolazioni mediterranee, da cui una componente dell'''etnos'' degli [[Elimi]] avrebbe avuto origine. Altri vedono nella figura del cane, molto diffuso nell'agro siciliano, un chiaro riferimento geografico. La legenda è scritta in caratteri greci ma nella lingua anellenica degli [[Elimi]], essa ricorre maggiormente nella forma ''ΣΕCΕΣΤΑΖΙΒ'' (Segestazib), e almeno in una serie, accompagnata dalla forma verbale ''EMI'' (Emi), finale.
 
A partire dall'ultimo quarto del V secolo [[Segesta]] inizia a coniare i tetradrammi, che si affiancano alla produzione dei didrammi, in cui il rovescio rimane pressoché invariato, con la testa della ninfa [[Egesta]], mentre al [[dritto]] compare una figura maschile nuda (un cacciatore?) affiancato da una coppia di cani cirnechi. Alcuni studiosi hanno visto in questa figura la personificazione del dio [[Krimisos]], fondatore della città elima, altri il dio [[Pan]].