Gran Premio del Sudafrica 1982: differenze tra le versioni

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Il '''Gran Premio del Sudafrica 1982''' è stata la prima prova della stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1982|1982]] del [[Campionato mondiale di Formula 1]]. Si è corsa sabato 23 gennaio [[1981]] sul [[Circuito di Kyalami]]. La gara è stata vinta dal francese [[Alain Prost]] su [[Renault F1|Renault]]; per il vincitore si trattò del quarto successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo [[Carlos Reutemann]], su [[Williams F1|Williams]]-[[Ford]] [[Cosworth]] e l'altro francese [[René Arnoux]], anch'egli su [[Renault F1|Renault]].
 
Per Reutemann fu il quaranticinquesimo, e ultimo, podio in una gara valida per il mondiale di Formula 1. All'epoca tale risultato rappresentava il record tra i piloti.
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==Vigilia==
===Aspetti tecnici===
La prima gara stagione vide, come usuale, l'esordio per alcune nuove monoposto. La [[Brabham]] utilizzò il modello [[Brabham BT50|BT50]], già testato nel corso della stagione 1981. Tale modello era spinto da un motore [[BMW]] turbo, architettura 4L da 1.500 cc. La casa tedesca rientrava nel mondiale di Formula 1 dopo le apparizioni sporadiche degli anni cinquanta e sessanta. L'ultimo gran premio disputato era stato il [[Gran Premio di Germania 1968]], quando un motore BMW era montato su una [[Lola Racing Cars|Lola]] di [[Formula 2]], guidata da [[Hubert Hahne]]. Così ben sette case costruttrici di motore diverse furono iscritte alla gara: oltre a BMW, anche [[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]], [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[Matra]], [[Brian Hart Ltd.|Hart]], [[Renault F1|Renault]] e [[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], come non succedeva dal [[Gran Premio del Canada 1968]].
 
La [[March]] presentò la [[March 821|821]], la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] la [[Ferrari 126 C2|126 C2]], l'[[Arrows]] la [[Arrows A4|A4]]. Presentarono nuove versioni di vetture già utilizzate la [[McLaren]], che affidò a [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]] la [[McLaren MP4/1|MP4/1B]], la [[Team Lotus|Lotus]] con la [[Lotus 87|87B]], la [[Renault F1|Renault]], con la [[Renault RE30B|RE30B]], la [[Fittipaldi Automotive|Fittipaldi]] la [[Fittipaldi F8|8D]], mentre la [[Toleman]] fornì a [[Derek Warwick]] il modello [[Toleman TG181|TG181C]] e a [[Teo Fabi]] il modello B, entrambi all'esordio.
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[[Niki Lauda]] annunciò il suo ritorno alle corse per la stagione 1982. L'austriaco, campione del mondo nel {{F1|1975}} e nel {{F1|1977}} con la [[Scuderia Ferrari]], non svelò subito con quale team avrebbe ripreso le competizioni, anche se era probabile un suo approdo alla [[McLaren]],<ref>{{cita news|titolo=Lauda non ha più dubbi torna a correre nell'82|data=30 settembre 1981|accesso=4 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=23|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> anche perché, a metà settembre 1981 Lauda ne aveva testato una presso il circuito inglese di [[Donington Park]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/09/18/pagina-31/1074982/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Lauda, de nuevo al volante|data=18 settembre 1981|accesso=25 luglio 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|lingua=es|pagina=31}}</ref>L'ufficializzazione dell'ingaggio arrivò a novembre.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/11/13/pagina-24/1077934/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Niki Lauda: el "mito" vuelve a las pistas|data=13 novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|lingua=es|pagina=24}}</ref>
 
Il campione del mondo 1980, l'australiano [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], annunciò invece la sua intenzione di ritirarsi dalle corse a fine della stagione 1981.<ref>{{cita news|titolo=Alan Jones lascia le corse Forse Pironi alla Williams e De Angelis con Ferrari|data=18 settembre 1981|accesso=26 luglio 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Carlo Ricono|pagina=21}}</ref> Il [[30 ottobre]] [[1981]] anche l'altro pilota della Williams, [[Carlos Reutemann]], annunciò la sua volontà di abbandonare la massima serie, considerando chiuso il suo ciclo sportivo.<ref name=1nov>{{cita news|titolo=Reutemann si ritira|data=31 ottobre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=28}}</ref> <ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/11/01/pagina-39/1063944/pdf.html#|titolo=En 10 años, partecipo en 144 grandes premios y gano 14|data=1°º novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|formato=pdf|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=|pagina=39}}</ref>Questo annuncio fece riconsiderare a Jones l'opportunità di restare in F1 con la Williams.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/11/04/pagina-29/1064401/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Jones reconsidera su vuelta|data=4 novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=|pagina=29}}</ref>Nel frattempo la [[Williams F1|Williams]] assunse [[Keke Rosberg]], che nel 1981 aveva corso per la [[Fittipaldi Automotive|Fittipaldi]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/11/26/pagina-33/1077488/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Jones seguira con "Williams"|data=26 novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=Xavier Ventura|pagina=33}}</ref> A sorpresa, il [[17 dicembre]], ultimo giorno utile per la determinazione dei piloti da iscrivere al campionato, [[Frank Williams]] convise Reutemann a rientrare in Formula 1. L'argentino, nel frattempo, aveva ricevuto richieste da [[Arrows]] e dalla [[Renault F1|Renault]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/12/18/pagina-38/1398566/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Reutemann, primer piloto de "Williams"|data=18 dicembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=|pagina=38}}</ref>
 
Durante il finesettimana del [[Gran Premio di Las Vegas 1981]] venne annunciato il passaggio di [[Eddie Cheever]] dalla [[Tyrrell]] alla [[Ligier]], per prendere il posto di [[Patrick Tambay]].<ref>{{cita news|titolo=Cheever va alla Talbot Williams vuole Mansell|data=16 ottobre 1981|accesso=7 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=27|autore=Ercole Colombo}}</ref>La Tyrrell, a sua volta, confermò [[Michele Alboreto]] e gli affiancò [[Slim Borgudd]], che l'anno precedente aveva esordito in F1 con l'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]].
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La [[Brabham]], per far coppia col neo campione del mondo Piquet, assunse [[Riccardo Patrese]], proveniente dall'[[Arrows]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/10/09/pagina-37/1072259/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Patrese firmo con Brabham|data=13 novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|pagina=25|lingua=es|autore=}}</ref>Anche un altro ex campione del mondo, [[Mario Andretti]], abbandonò la F1 (nel 1981 era stato impiegato dall'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], pur in presenza di un'offerta dell'[[Ensign]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/11/13/pagina-25/1077935/pdf.html#|formato=pdf|titolo=Andretti seguira en activo|data=13 novembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|pagina=25|lingua=es|autore=}}</ref>La casa milanese lo sostituì con [[Andrea De Cesaris]], uscito dalla [[McLaren]], che aveva esordito in F1 proprio con l'Alfa.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1981_12/19811215_0017.pdf&query=paletti|formato=pdf|titolo=L'Alfa presenta i suoi piloti De Cesaris: "Mostrerò di essere maturato"|data=15 dicembre 1981|accesso=15 agosto 2013|pubblicazione=[[L'Unità]]|pagina=17|lingua=|autore=Eugenio Bomboni}}</ref>
 
L'[[Auto Technisches Spezialzubehör|ATS]] iscrisse due vetture: una per il tedesco [[Manfred Winkelhock]] (una sola presenza per lui nel mondiale con la qualificazione nel [[Gran Premio d'Italia 1980]] con un'Arrows) e l'altra per il cileno [[Eliseo Salazar]], che nel 1981 si era diviso tra [[March]] ed [[Ensign]]. Quest'ultima portò solo una vettura, affidata al colombiano [[Roberto Guerrero]], esordiente nella categoria e giunto settimo nel [[Campionato europeo di Formula 2 1981]].<ref name=16gen/>
 
Anche la [[March]] tornò a iscrivere due vetture, dopo che nella parte finale della stagione 1981 aveva fatto correre il solo [[Derek Daly]]. La coppia dei piloti fu composta dal rientrante pilota tedesco [[Jochen Mass]] (per lui 96 gran premi tra il 1973 e il 1980, con la vittoria nel [[Gran Premio di Spagna 1975]]) e l'esordiente brasiliano [[Raul Boesel]], giunto terzo nel campionato inglese di F3 1981.<ref name=16gen/>Daly passò alla [[Theodore Racing|Theodore]], in luogo di [[Marc Surer]].
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La mia partecipazione avverrà a mio proprio rischio e pericolo e non citero, né io né i miei eredi o aventi diritto, alcuna persona o ente coinvolto direttamente o no con l'avvenimento per quanto riguarda qualsiasi perdita o danno alla mia persona o proprietà in caso di incidente avvenuto mentre partecipo alla gara.
 
I piloti devono rispettare tutte le regole del mondiale.
 
I piloti non devono ledere l’immagine della FISA e della FOCA: "I will do nothing which might harm the moral or material interests or image of International Motorsport or the FIA Formula 1 World Championship.<ref>{{cita news|titolo=I perché della ribellione|data=22 gennaio 1982|accesso=30 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=21}}</ref>}}
 
I piloti contestavano soprattutto il punto sulla liberazione dai contratti sottoscritti, a loro dire suggerito da [[Bernie Ecclestone]] e [[Max Mosley]], per evitare la risoluzione unilaterale del contratto tra team e piloti, come era successo a fine 1980 quando [[Alain Prost]] aveva lasciato la [[McLaren]] per andare alla [[Renault F1|Renault]], nonostante fosse ancora legato alla scuderia di Colnbrook.
 
Al mercoledì, prima della gara, erano ancora sette i piloti che non avevano firmato il regolamento: [[Bruno Giacomelli]], [[Andrea De Cesaris]], [[Didier Pironi]], [[Gilles Villeneuve]], [[Jacques Laffite]], [[René Arnoux]] e [[Niki Lauda]]. Decisero poi anch'essi di firmarlo, al fine di essere considerati concorrenti e quindi di poter presentare la loro protesta.
 
Pironi, in qualità di rappresentante dei piloti, lesse un comunicato nel quale affermava che “i piloti non si sentono in grado di salire sulle macchine perché non in condizione per farlo” e annunciava uno sciopero per le prove del giorno successivo (in Sud Africa si correva al sabato).<ref>{{cita news|titolo=I piloti non volevano correre in Sud Africa|data=21 gennaio 1982|accesso=28 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=21|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>Alla sera la situazione sembrò sbloccarsi con l'impegno della Federazione a rivedere il regolamento contestato.<ref>{{cita news|titolo=Piloti e Fisa verso l'accordo?|data=21 gennaio 1982|accesso=28 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=21|autore=}}</ref>
 
Al giovedì mattina tutti i piloti (tranne il ritardatario [[Jochen Mass]]) si presentarono al circuito, salirono su un pulmino del ''Kyalami Ranch'' (l'albergo che li ospitava), e si recarono al ''Sunnyside Park Hotel'' di [[Johannesburg]], ove fissarono la loro base, in completa solitudine da manager e ''entourage''. Il manager della [[March]], John McDonald, tentò di bloccare con la sua vettura il pulmino prima di venire allontanato da Laffite.<ref name=mcdon>{{cita news|titolo=La Formula 1 fa a pugni in Sud Africa|data=22 gennaio 1982|accesso=29 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=21|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Tale partenza impedì la tenuta delle prequalifiche (alle quali avrebbero dovuto partecipare cinque vetture: le due Osella, le due Toleman e una March) e della prima sessione di prove libere,<ref>{{cita news|titolo=Protestano i piloti Salta il gran premio?|data=21 gennaio 1982|accesso=28 agosto 2013|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=16|autore=}}</ref>tanto che gli organizzatori proposero lo slittamento della corsa di una settimana e decisero di eliminare d'ufficio dalla gara tutte le cinque vetture che avrebbero dovuto svolgere le prequalifiche.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/01/22/pagina-28/1437906/pdf.html#|formato=pdf|titolo=El G. P. de Sudafrica aplazado una semana|data=22 gennaio 1982|accesso=28 agosto 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|pagina=28|autore=}}</ref>Gli organizzatori, a seguito di un ricorso, tornarono sui loro passi, riammettendo le vetture alle prequalifiche ma si rivolsero anche alla magistratura per sequestare tutte le monoposto presenti.<ref name=mcdon/>
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La proposta della FISA, di rimandare la questione a dopo il gran premio, venne rigettata dai piloti: ciò fece saltare anche la sessione ufficiale pomeridiana del giovedì. Tutte le vetture vennero riportate nei garage e la Federazione comunicò che tutti i piloti avevano la [[Superlicenza FIA|Superlicenza]] sospesa. Tra questi risultava però anche [[Marc Surer]] che, causa dei postumi dell'incidente di pochi giorni prima, era stato sostituito e non era presente al gran premio. La FISA, successivamente, per venire incontro alle esigenze degli organizzatori, concesse validità al gran premio anche se vi avessero preso parte solo 15 piloti, con qualifiche limitate al solo venerdì.
 
I piloti, intanto, si stabilirono nella hall dell'albergo, preferendo rimanere uniti, non optando così per le normali stanze, al fine di evitare che qualche pilota potesse abbandonare il fronte della protesta.
 
Alla sera diversi direttori sportivi delle varie scuderie si recarono presso la riunione dei piloti per tentare una mediazione e per convincere i piloti a uscire dal loro ritiro.<ref name=mcdon/>
 
Il patron della [[Brabham]], e presidente della [[Formula One Constructors Association|FOCA]], [[Bernie Ecclestone]] minacciò di licenziare in tronco i suoi due piloti, il campione del mondo in carica [[Nelson Piquet]], e l'italiano [[Riccardo Patrese]]. Anche Ecclestone puntò il dito contro Lauda, indicandolo come il fomentatore della rivolta. Molto dura era anche la posizione di [[Max Mosley]], della [[March]]; più accomodante invece la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], che con [[Marco Piccinini]] aveva tentato di trovare un accordo, pur non considerando vessatorie le clausole della Superlicenza.<ref>{{cita news|titolo=Ecclestone: "Colpa di Lauda Licenzierò Piquet e Patrese"|data=22 gennaio 1982|accesso=30 agosto 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=21|autore=Ercole Colombo}}</ref>
 
Nella notte [[Jochen Mass]] (che affermò che la situazione della sua scuderia - la [[March]] - non gli permetteva un diverso comportamento) e [[Teo Fabi]] abbandonarono il gruppo e si recarono al circuito. [[Keke Rosberg]] accusò Fabi di aver tradito i colleghi: "He ran like a chicken and lost our respect forever, not because he left but because he betrayed us. He went straight to Ecclestone and Balestre, and told them everything we had discussed." Fabi replicò affermando che quanto concesso verbalmente al giovedì era per lui già sufficiente.<ref name=fabi/>
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== Gara ==
===Resoconto===
Al via [[René Arnoux]] mantenne il comando, seguito da [[Alain Prost]] e [[Gilles Villeneuve]], mentre l'altro pilota partito dalla prima fila, [[Nelson Piquet]], partì malissimo e precipitò in tredicesima posizione. A seguire Villeneuve vi era l'altro pilota della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], [[Didier Pironi]], poi [[Keke Rosberg]], [[Riccardo Patrese]], [[Jacques Laffite]], [[Michele Alboreto]] e [[Carlos Reutemann]].
 
Alboreto perse due posizioni nei giri seguenti, mentre Reutemann, dopo aver passato l'italiano, passò anche Laffite. Al quarto giro Piquet terminò la sua corsa uscendo di pista alla ''Crownthorn''. Al quinto giro Patrese prese la quinta posizione a Rosberg; il giro seguente il finlandese fu passato anche dal compagno di scuderia Reutemann.
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Il dominio delle vetture francesi si incrinò al giro 41 quando Prost fu vittima di una foratura che lo costrinse ai box. Ripassò così in testa Arnoux. Prost, appena reintrato in pista, fu vittima di una seconda foratura, che lo spinse all'ottavo posto della classifica, a un giro da Arnoux. Tra il quarantaquattresimo el quarantacinquesimo giro Pironi passò [[John Watson (automobilismo)|John Watson]] e [[Keke Rosberg]], tornando così terzo.
 
Arnoux stava intanto procedendo più lentamente per le vibrazioni che la sua vettura produceva dovuta allo sporco raccolto dagli pneumatici. Prost invece proseguiva la sua rimonta, si sdoppiò e passò Lauda, entrando nella zona dei punti. Al giro 55 Prost si trovò quarto, dopo aver passato Watson e Rosberg.
 
Reutemann si avvicinò a Arnoux, ma, nello stesso tempo anche [[Didier Pironi]] e [[Alain Prost]] si avvicinarono all'argentino, tanto che al giro 61 entrambi lo passarono. Solo un giro e Prost passò Pironi, posizionandosi così al secondo posto. Il motore della Ferrari stava perdendo potenza, tanto che Pironi venne, poco dopo, passato nuovamente da [[Carlos Reutemann]]. Più dietro Lauda passava, nel frattempo, sia Watson che Rosberg.
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Al sessantottesimo giro [[Alain Prost]] tornò infine al comando della gara, superando Arnoux. Al giro 71, dopo essere stato superato anche da Lauda, Pironi si fermò ai box per tentrare di riparare il turbo. A quattro tornate dal termine [[Carlos Reutemann]] conquistò la seconda posizione, passando un Arnoux sempre più in difficoltà.
 
[[Alain Prost]] si aggiudicò la sua quarta gara iridata, precedendo Reutemann, Arnoux, Lauda, Rosberg e Watson.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1982/afrique-du-sud.aspx|titolo=1. Afrique du Sud|data=|accesso=2 settembre 2013|editore=statsf1.com|lingua=fr}}</ref>
 
===Risultati===
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! Pilota
! Punti
|-
! 1
| {{Bandiera|FRA}} [[Alain Prost]]
| 9
|-
! 2
| {{Bandiera|Argentina}} [[Carlos Reutemann]]
| 6
|-
! 3
| {{Bandiera|FRA}} [[René Arnoux]]
| 4
|-
! 4
| {{Bandiera|AUT}} [[Niki Lauda]]
| 3
|-
! 5
| {{Bandiera|FIN}} [[Keke Rosberg]]
| 2
|-
! 6
| {{Bandiera|GBR}} [[John Watson (automobilismo)|John Watson]]
| 1
|-
|}
{{Colonne spezza}}
Riga 706:
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault F1|Renault]]
| 13
|-
! 2
| {{Bandiera|Regno Unito}} [[Williams F1|Williams]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]
Riga 718:
{{Colonne fine}}
 
== Decisioni della giuria ==
Al termine della gara la [[Williams F1|Williams]] di [[Carlos Reutemann]] venne trovata con un peso di 571 [[chilo|kg]], nove in meno rispetto a quanto previsto dal regolamento. Ai tecnici della scuderia venne consentito di rabboccare il serbatoio dell'olio e lo speciale serbatoio dell'acqua montato sulla vettura. I commissari ammonirono la scuderia britannica a non ricorrere in futuro a tale stratagemma.<ref>{{cita news|titolo=La Williams di Reutemann irregolare ma il team inglese è solo ammonito|data=24 gennaio 1982|accesso=2 settembre 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=17|autore=}}</ref>
 
Riga 726:
 
[[Jean-Marie Balestre]] annunciò una riunione della FISA per il giovedì successivo alla gara per decidere il da farsi e, soprattutto, quale multa comminare ai piloti ribelli.<ref>{{cita news|titolo=Incredibile: dopo la gara licenze sospese|data=24 gennaio 1982|accesso=2 settembre 2013|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=17|autore=Ercole Colombo}}</ref>
 
==Note==
{{references}}