Giosetta Fioroni: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nata da una famiglia di artisti (il padre Mario era uno [[scultore]], la madre pittrice), studia all'[[Accademia di belle arti di Roma]], dove fu allieva di [[Toti Scialoja]]. Trascorre un periodo a Parigi (tra il 1958 e il 1962), espone alla VII [[Quadriennale di Roma]] del 1955 e l'anno successivo alla XXVIII [[Biennale di Venezia]]. Frequenta l'ambiente artistico legato alla [[Galleria La Tartaruga]] di Plinio De Martiis a Roma. Conosce [[Cy Twombly]], [[Willem de Kooning|De Kooning]], [[Robert Rauschenberg|Rauschenberg]]. In una personale nel 1961 alla Tartaruga con Umberto Bignardi inizia ad esporre tele realizzate con colori industriali, alluminio e oro, recanti segni, scritte, simboli, sovrapposti e cancellati. Frequenta il gruppo del [[Il Verri|Verri]] e il [[Gruppo 63]]. Fa parte della [[Scuola di Piazza del Popolo]] con [[Tano Festa]], [[Mario Schifano]] e [[Franco Angeli (pittura)|Franco Angeli]] con i quali espone alla Biennale di Venezia del 1964 (la Biennale della [[Pop Art]]) invitata da [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]]. Da quell'anno diviene la compagna stabile di [[Goffredo Parise]]; rimarrà al suo fianco fino al [[1986]], anno della morte dello scrittore veneto.
 
Dal 1963 lavora con fotografie proiettate sulla tela, nel 1967 alla Galleria del Naviglio di Milano espone una serie di lavori con volti e figure femminili su fondo bianco. Rivisita opere del passato, Botticelli, Carpaccio, Simone Martini. Nel 1968 inaugura la rassegna ''Il teatro delle mostre'' alla Tartaruga con un'azione intitolata ''La spia ottica'' poi ripresentata alla Quadriennale di Roma del 1973. Dal 1969 si avvicina al mondo della fiaba e della leggenda: tele, scatole e teatrini aprono al mondo della memoria personale e collettiva. Appartengono agli anni Ottanta le collaborazioni con scrittori e poeti. Nel 1990 l'[[Istituto Nazionale per la Grafica]] di Roma allestisce una antologica con i suoi lavori su carta. Alla Biennale di Venezia del 1993 è presente con una sala personale e nello stesso anno inizia a lavorare con la ceramica.<ref>{{Cita|Pirovano 1993|pp. 716-717.|harv=s}}</ref><ref>{{Cita|D'Agostino 2009.|harv=s}}</ref>
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|curatore =Carlo Pirovano|titolo =La pittura in Italia : Il Novecento/2 : 1945-1990|editore =Electa|città =Milano|anno =1993 |volume =2|capitolo =Fioroni, Giosetta|ISBN =ISBN 88-435-3982-5|cid =Pirovano 1993}}
* {{cita pubblicazione |autore =Patrizia D'Agostino | coautori = | data =gen.gennaio-feb.febbraio 2009 | anno =IV | titolo =Giosetta Fioroni. Intervista all'artista | rivista =Arte contemporanea | volume = | numero =16 | pagine =62-66 | doi = | id =ISSN 1828-1125 | cid =D'Agostino 2008 }}
 
==Voci correlate==