Glutatione: differenze tra le versioni

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==Glutatione nella fisiologia umana==
Il glutatione è un forte antiossidante, sicuramente uno dei più importanti tra quelli che l'organismo è in grado di produrre. Rilevante è la sua azione sia contro i [[radicali liberi]] o molecole come [[perossido di idrogeno]], [[nitrito (chimica)|nitriti]], [[nitrato|nitrati]], [[benzoato|benzoati]] e altre. Svolge un'importante azione nel [[globulo rosso]], proteggendo tali cellule da pericoli [[ossidazione|ossidativi]] che causerebbero l'[[emolisi]]. Elemento importante per il suo funzionamento è il [[NADPH]]. Tale molecola è un derivato della [[niacina|vitamina PP]] (acido nicotinico) e funziona da cofattore ossido-riduttivo dell'enzima glutatione reduttasi (o GSR). L'enzima rigenera il glutatione ossidato (o GSSG) attraverso gli elettroni ceduti dal [[NADPH]], che vengono trasferiti sul GSSG rigenerando questo a glutatione ridotto (o GSH).
 
Nei soggetti [[favismo|favici]] l'assenza dell'[[enzima]] [[glucosio-6-fosfato deidrogenasi]] (G6PD) porta ad una minore produzione di NADPH; le [[Vicia faba|fave]] contengono sostanze ossidanti che portano in queste persone all'[[emolisi]], in quanto il glutatione non possiede abbastanza potere riducente da poter contrastare il danno ossidativo di tali sostanze. C'è da dire inoltre, che svolge un'azione benefica contro l'invecchiamento cellulare.