Licinia Eudossia: differenze tra le versioni

|FineIncipit = fu [[augusta (titolo)|augusta]] dell'[[Impero romano d'Occidente]], figlia dell'[[Impero Romano d'Oriente|imperatore d'Oriente]] [[Teodosio II di Bisanzio|Teodosio II]] e moglie dell'[[Impero Romano d'Occidente|imperatore d'Occidente]] [[Valentiniano III]]. Fu lei a chiamare a [[Roma]] il [[re dei Vandali]] [[Genserico]], causando così il [[sacco di Roma (455)]], a seguito del quale venne rapita e portata in Africa

Dopo l'assassinio a Roma di Valentiniano III, il 16 marzo [[455]], scelse come proprio candidato al trono [[Maggioriano]], un generale cui Valentiniano aveva pensato di dare in moglie Eudocia cinque anni prima, ma alla fine venne scelto [[Petronio Massimo]]. Massimo, probabile istigatore dell'assassinio di Valentiniano, era stato proclamato imperatore dal [[Senato (storia romana)|Senato]], senza essere riconosciuto dall'imperatore d'Oriente [[Marciano di Bisanzio(imperatore)|Marciano]] e aveva necessità di consacrare il proprio potere; costrinse allora una riluttante Eudossia a sposarlo, mentre Eudocia venne promessa in sposa al figlio del nuovo imperatore, [[Palladio (figlio di Petronio Massimo)|Palladio]]. Licinia Eudossia chiese probabilmente aiuto al re dei [[Vandali]], [[Genserico]], al cui figlio [[Unerico]] era stata precedentemente promessa Eudocia. Genserico si mosse quindi contro [[Roma]]: l'imperatore Petronio Massimo venne linciato durante il tentativo di fuggire dalla città e questa fu [[Sacco di Roma (455)|presa e saccheggiata]] per quindici giorni.