Gaetano Donizetti: differenze tra le versioni

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==Fortuna==
 
La fortuna del Donizetti vivente fu rilevantissima. La sua vena romantica e le straordinarie doti compositive furono riconosciute in tutta Europa, nel "mondo delle capitali" e a livello popolare. Il suo percorso creativo contribuì potentemente a inserire l'opera, prima rivolta al "bel canto", nella più profonda e drammatica teatralizzazione romantica, anticipando così la grande stagione verdiana. Pur rimanendo assai diffuso, dalla fine dell'Ottocento fino al secondo dopoguerra, via via il repertorio donizettiano regolarmente eseguito andò assottigliandosi, fino a restringersi quasi ai soli capolavori assoluti: la ''[[Lucia di Lammermoor]]'', per il teatro drammatico, [[L'elisir d'amore]] e ''[[Don Pasquale]]'', per l'opera buffa. Nel secondo Novecento si è assistito a una diffusa riproposizione delle opere del Donizetti, per impulso di numerosi protagonisti, fra i quali innanzitutto il direttore d'orchestra [[Gianandrea Gavazzeni]], e per merito d'interpretazioni eccezionali, come quella di [[Maria Callas]] nell’''[[Anna Bolena]]'', quella di [[Luciano Pavarotti]] nella ''[[La figlia del reggimento|Figlia del reggimento]]'', e quelle di [[Montserrat Caballé]] e [[Joan Sutherland]]. Ne è nato un vero e proprio movimento culturale, noto come ''[[Donizetti's renaissance]]'' ("rinascita donizettiana").
 
== Composizioni ==