Mu'adh ibn Jabal: differenze tra le versioni

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Maometto ne apprezzava grandemente le doti di ragionevolezza, ed è noto tra i [[tradizionista|tradizionisti]] [[islam]]ici quanto gli disse prima di inviarlo a predicare in [[Yemen]]. In quell'occasione gli chiese:
{{quote|‘In base a che cosa giudicherai?’. Rispose: ‘Giudicherò secondo il Libro di Dio’. ‘E se non troverai risposte nel Libro di Dio?’. Muʿādh rispose: ‘Giudicherò secondo la tua Sunna’. E il Profeta replicò. ‘E se non troverai neanche nella mia Sunna?’. Muʿādh rispose: ‘Userò il mio giudizio personale e non risparmierò nessuno sforzo per trovare la soluzione corretta’. Il Messaggero di Allah ringraziò Dio|[[David Santillana|D. Santillana]], ''Istituzioni di Dirittodiritto musulmanomalikita, Malichitacon riferimento anche al sistema sciafiita'', Roma, [[Istituto per l'Oriente]], 1938, vol. I, p. 32.}}
 
''[[Hadith|Ḥadīth]]'' che, incidentalmente, dimostra come lo stesso Profeta riconoscesse l'occasionale incomprensibilità del testo sacro islamico e la incompletezza della sua [[Sunna]], smentendo quanti sostengono che la Rivelazione coranica sia sempre evidente nei suoi contenuti e onnicomprensiva l'esperienza di vita di Maometto, inducendoli a far rientrare qualsivoglia nuova fattispecie nella casistica presente nel Corano e nella sia pur dilatata Sunna del Profeta, pur di scansare la possibile accusa di "dannosa innovazione" (''bidʿa'').