Giovanni Stefano Doria: differenze tra le versioni

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=== Primi anni ===
Nato a Genova intorno al [[1578]], non si conoscono con esattezza dettagli precisi della sua vita privata e pubblica pre dogato. Certamente fu estratto tra i senatori della Repubblica, nominato procuratore e ricoprì inoltre un'importante ambasceria presso la corte papale di [[Gregorio XV]] assieme a Ottavio Sauli, [[Giovanni Francesco I Brignole Sale]] (futuro doge nel biennio [[1635]]-[[1637]]) e [[Agostino Pallavicini]] (anch'esso doge nel 1637-[[1639]]).
 
Amante della poesia e della letteratura, lasciò infatti diversi scritti e versi poetici, fu considerato tra gli uomini più ricchi della [[Repubblica di Genova]] e persino d'[[Italia]].
 
Il suo nome figurò in Senato tra i più favorevoli sostenitori della condanna capitale per i presunti colpevoli della cosiddetta "congiura deidi [[Giulio Cesare VaccheroVachero]]" contro Genova nelle fasi cruciali della guerra del [[1625]] tra la repubblica e il [[Ducato di Savoia]], nonostante lo stato sabaudo e la [[Regno di Spagna|corona di Spagna]] minacciassero ritorsioni contro i Genovesi; tra i condannati imprigionati nelle terre piemontesi vi fu pure il nipote Carlo Salvago, suo prediletto e figlio di sua sorella.
 
=== Il dogato ===