Al-Nu'man ibn al-Mundhir ibn Ma' al-Sama': differenze tra le versioni

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'''Al-Nuʿmān III ibn al-Mundhir''' ({{arabo|النعمان ابن المنذر بن امريء القيس اللخمي}}), traslitterato anche al-Na'aman, Nu'aman e Noman, spesso ricordato come '''Abū Qābūs''', è stato l'ultimo re [[Lakhmidi|lakhmide]] di [[al-Hira]] (582 – ca. 602) e un [[Arabi|Arabo]] [[cristiano (religione)|cristiano]] [[nestorianesimo|!nestoriano]].
 
Fu figlio di [[al-Mundhir IV ibn al-Mundhir]] e di una schiava di nome Salma o Sulma. Succedette al padre nel [[580]]. In varie storie arabe è ricordato come patrono di poeti e anche per la sua fede cristiana.<ref>{{cita libro | titolo = The History of Al-Ṭabarī, Volume V: The Sāsānids, the Byzantines, the Lakhmids, and Yemen| curatore = Clifford Edmund Bosworth | editore = State University of New York Press | anno = 1999 | isbn = 978-0-7914-4355-2 | url = http://books.google.com/books?id=SdrtpZQphYUC | page = 371}}</ref>
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Secondo gli Arabi, egli aiutò lo [[Scià|Shahanshah]] [[sasanide]] [[Khosrau II]] nel [[581]] durante la sua fuga per sfuggire all'usurpatore [[Bahram Chobin]]. Ciò nonostante, secondo fonti giudicate relativamente attendibili, quando [[Khosrau II]] chiese in moglie al cristiano al-Nu'man la figlia, per farla entrare nel suo [[harem]], egli rifiutò e, per tutta risposta, il sovrano persiano lo avrebbe fatto schiacciare da un [[elefante]] del suo esercito. Tuttavia, secondo una fonte [[Lingua siriaca|siriaca]], Khosrau avrebbe invitato a un festino al-Nu'man dove questi sarebbe stato disonorato e catturato.<ref>Philip De Souza e John France, ''War and peace in ancient and medieval history'', p. 139; ''Khuzistan Chronicle'' 9</ref> Un'altra cronaca siriaca afferma invece che Khosrow avrebbe catturato al-Nu'man coi suoi figli, che poi sarebbero stati avvelenati. Questa fu la scintilla che portò alla [[Battaglia di Dhu Qar]], che si concluse con un'inattesa squillante vittoria degli Arabi sui Persiani, la prima di una serie che avrebbe caratterizzato pochi decenni più tardi la vittoria non meno inattesa degli Arabi [[musulmani]] ai danni dei Persiani e la conquista delle regioni occidentali dell'[[Impero sasanide]].<ref>''Histoire nestorienne'', IIme Partie, p. 536, 546</ref>
 
Il suo destino, dopo il suo arrivo a [[Ctesifonte]], è oggetto di discussione, anche nelle fonti contemporanee. Sarebbe stato infatti per alcuni immediatamente giustiziato, mentre altri propendono per un imprigionamento seguito dopo un certo tempo dall'esecuzione. Nel 609 era comunque sicuramente morto e Iyas, già suo amicoantico in precedenzaamico, fu insediato sul trono lakhmide al suo posto, mettendo(decretando così la fine alla dinastia), sebbene suoil figlio di al-Nuʿmān, al-Mundhir, tentasse di dar nuovamente vita al regno durante le [[Guerra della ridda]] e governasse la regione del [[Bahrain]] per un breve periodo di otto mesi, fino alla sua definitiva conquista. da parte dei [[musulmani]] di [[Medina]].
 
==Note==