Rhynchota: differenze tra le versioni

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Data la particolare conformazione dei Rincoti, che spesso hanno capo metagnato, in posizione di riposo il rostro si adagia sulla parte ventrale del [[Torace degli insetti|torace]] e gli stiletti sono raccolti nella doccia formata dal rostro. Quando gli stiletti sono più lunghi del rostro, in fase di riposo si ripiegano in anse nel rostro oppure sono riavvolti in una tasca interna al cranio, detta ''crumena'' (es. Coccidi). Singolare è il caso degli [[Aradidae|Aradidi]], nei quali gli stiletti boccali sono avvolti dentro il cranio, in un alloggiamento corrispondente alla regione clipeale, in una spirale verticale, simile alla molla di un orologio.
 
La dinamica del funzionamento dell'apparato boccale, in fase di alimentazione, è stata accuratamente descritta da <small>WEBER</small> nel 1933<ref name="Weber">{{cita libro |autore=Hermann Weber |titolo=Lehrbuch der Entomologie |anno=1922 |editore=Fischer |lingua={{de}} |città=Jena}}</ref><ref>{{cita|Moreira da Costa Lima. Tomo 3|pp. 8-10}}</ref>. Il rostro, dotato di una notevole mobilità, non partecipa alla puntura e si ripiega a ginocchio, oppure si ritrae per scorrimento reciproco dei suoi articoli; in alcuni casi guida gli stiletti nella fase di penetrazione. Questi ultimi sono in genere introdotti indipendentemente uno dopo l'altro, ad iniziare dalle mandibole, scorrendo reciprocamente per mezzo delle scanalature longitudinali. La capacità di penetrazione è notevole, con una pressione dell'ordine di quasi 100 [[Pascal (unità di misura)|kPa]]<ref>{{cita|Servadei et al.|p. 300}}</ref>. Una volta introdotti tutti gli stiletti, l'insetto inietta la saliva e, in una fase successiva, aspira il liquido.
 
==== Torace ====
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Negli [[Sternorrhyncha|Omotteri Sternorrinchi]] sono frequenti forme particolari di [[neometaboli]]a, che in genere riguardano il sesso maschile, e di [[catametaboli]]a, che riguardano invece il sesso femminile. Il quadro specifico è piuttosto complesso e si può così sintetizzare:
* [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Allometabolia|Allometabolia]]. È riconducibile ad una forma di neometabolia; si verifica per entrambi i sessi degli Aleurodidi e i maschi dei [[Margarodidae|Margarodidi]]. In quest'ultimo caso, alcuni Autori individuano forti analogie con l'[[ipermetaboli]]a degli [[olometaboli]] ed hanno coniato, perciò, il termine di ''pseudoipermetabolia''<ref>{{cita|Tremblay|p. 202}}</ref>.
* [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Parametabolia|Parametabolia]]. È un termine coniato da <small>WEBER</small><ref name="Weber"/><ref>{{cita web|url=http://www.insecta.bio.pu.ru/z/nom/Parametabola.htm|titolo=Parametabola|opera=Nomina Circumscribentia Insectorum|lingua={{en}}|accesso=16 luglio 2008}}</ref> per indicare la forma di neometabolia ricorrente nella generalità dei maschi dei Coccidi (eccetto i Margarodidi).
[[File:Ceroplastes rubens 01.jpg|thumb|left|240px|La catametabolia delle femmine è una costante nelle [[Coccoidea|cocciniglie]].]]
Va inoltre ricordato che <small>BORNER</small> (1909) individuò, nelle forme alate di alcuni Afidi, una forma particolare di neometabolia che definì [[Sviluppo postembrionale negli insetti#Omometabolia|omometabolia]]<ref>{{cita web|url=http://www.insecta.bio.pu.ru/z/nom/~Stys&Sobotnik1999.htm|titolo=Nomina Circumscribentia Insectorum: Stys & Sobotnik 1999|accesso=16 luglio 2008 |lingua={{en}}}}</ref>, ma questa interpretazione non è condivisa dalla maggior parte degli Autori, che definiscono gli Afidi come insetti paurometaboli.
 
Il numero di stadi preimmaginali che compongono il ciclo di sviluppo varia secondo il raggruppamento sistematico. In genere lo sviluppo si svolge attraverso 5 stadi giovanili (2 di neanide e 3 di ninfa) negli Eterotteri, mentre negli Omotteri si riscontra una maggiore variabilità, con 3-7 stadi giovanili<ref>{{cita|Servadei et al.|p. 301}}</ref>.
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In molte specie, sia fra gli Eterotteri sia fra gli Omotteri, è spiccata la tendenza all'aggregazione non sociale, con comunità o colonie che possono raggiungere anche elevate densità. Questo comportamento raggiunge le espressioni più marcate, in generale, negli Omotteri Sternorrinchi, con una stretta correlazione fra livello di aggregazione e livello di danno.
 
È interessante l'esistenza di varie forme di relazione intraspecifica e interspecifica. Nell'ambito delle comunità si instaurano spesso rapporti interspecifici di opportunismo, di [[commensalismo]] o di [[simbiosi (ecologia)|simbiosi]] mutualistica. A titolo d'esempio si cita il [[aposematismo|mimetismo fanerico]] di alcuni Reduvidi che vivono all'interno di grandi colonie di [[Pyrrhocoridae|Pirrocoridi]] africani predandoli, ma quello più noto è il rapporto di vera e propria simbiosi che si crea fra afidi e [[Formicidae|formiche]]. Aspetti più complessi riguardano le relazioni tra Omotteri fitofagi e il loro predatori e parassitoidi, spesso basate sull'emissione di segnali chimici<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Burgio|coautori=Roberto Ferrari|curatore=Giorgio Nicoli, Paolo Radeghieri|titolo=Gli ausiliari nell'agricoltura sostenibile|editore=Calderini Edagricole|città=Bologna|anno=2000|capitolo=Sirfidi|pagine=pp. 43-54|idisbn=ISBN 88-206-4504-1}}</ref>.
 
[[File:CorixaPunctata.JPG|thumb|left|240px|Meno famose dei loro omonimi terrestri, le [[Corixidae|cicale d'acqua]] usano un bizzarro [[scacciapensieri]]: infatti emettono suoni sfregando i tarsi anteriori sul clipeo.]]
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Alcuni rincoti hanno avuto, soprattutto in passato, un impiego economico per l'estrazione della [[gommalacca]] e di alcuni [[Additivi alimentari#E100-E199 (coloranti)|coloranti]]. L'importanza economica di queste specie è in gran parte scemata con l'avvento della chimica industriale, che ha fornito succedanei di natura sintetica, ad eccezione della gommalacca, che a tutt'oggi è ancora ottenuta per via naturale. La caratteristica comune delle specie utilizzate per queste estrazioni è quella di formare, in opportune condizioni, dense colonie e fornire perciò un substrato di quantità significative tali da permettere un impiego economico. Le stesse sostanze sono infatti prodotte da molte altre specie, ma in condizioni e quantità tali da non avere interesse tecnologico. Tutte le specie interessate appartengono alla superfamiglia dei Coccidi.
 
La gommalacca è una [[resina vegetale|resina]] [[polimero|polimerica]] ottenuta dal secreto delle [[Apparato secretore degli insetti#Ghiandole laccipare|ghiandole laccipare]] della ''[[Kerria lacca]]'', presente in [[India]] e nel [[Indocina|sudest asiatico]]. Le colonie di questa cocciniglia sono completamente avvolte da manicotti cilindrici, spessi circa 1 [[centimetro|cm]], formati dall'accumulo delle abbondanti secrezioni laccifere<ref>{{cita|Tremblay|p. 227}}</ref>. In queste regioni si inocula il coccide su varie piante arboree, provocandone l'infestazione allo scopo di ricavare la lacca<ref>{{cita web|titolo=Lac insect|url=http://banglapedia.search.com.bd/HT/L_0005.htm |opera=Banglapedia |lingua={{en}} |accesso=21 luglio 2008}}</ref>. Nonostante esistano diverse resine sintetiche, la gommalacca è ancora presente in commercio e utilizzata per lavori di [[ebanisteria]] e [[restauro]] e come additivo alimentare nell'[[industria dolciaria]].
 
I coloranti E120 (cocciniglia) ed E124 (rosso cocciniglia), corrispondenti a due gradazioni del [[rosso]], erano tradizionalmente estratti da alcune specie di coccidi, ottenuti dai pigmenti rossi presenti nel corpo delle femmine e nelle uova. Attualmente questi coloranti naturali hanno importanza marginale, perché in gran parte sostituiti dai corrispondenti sintetici, che mantengono le stesse denominazioni. Le specie da cui si estraggono sono il ''[[Dactylopius coccus]]'' o cocciniglia del carminio<ref>{{cita|Tremblay|p. 226}}</ref>, il ''[[Dactylopius opuntiae]]''<ref>{{cita pubblicazione| autore=Arnoldo Flores-Hernández| coautori= et al| anno=2006| titolo=Reproducción de cochinilla silvestre ''Dactylopius opuntiae'' (Homóptera: Dactylopiidae)| rivista=Revista Mexicana de Biodiversidad| volume=77| numero=1| pagine=97-102| id={{ISSN|1870-3453}} | url=http://www.ibiologia.unam.mx/pdf/publicaciones/revista_77/11Z-26-2004.pdf| accesso=21 luglio 2008}}</ref> e il ''[[Kermes vermilio]]'' o chermococco o vermiglio delle querce<ref>{{cita|Tremblay|pp. 224-225}}</ref>. In [[Polonia]] si sfruttava la ''[[Porphyrophora polonica]]'' o cocciniglia polacca<ref>{{cita|Tremblay|p. 207}}</ref>.
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[[File:Giant water bugs on plate.png|thumb|left|''[[Lethocerus indicus]]'', una leccornia ricercata da Tailandesi, Laotiani e Cinesi, si serve anche nei ristoranti orientali di [[San Francisco]]. Ciascuna di queste cimici è lunga 8-10 cm.]]
La raccolta delle uova ha un interesse piuttosto circoscritto. Le uova, utilizzate come alimento per l'Uomo e per gli [[Uccelli]]<ref name="servadei304">{{cita|Servadei et al.|p. 304}}</ref> sono ottenute da diverse specie di [[Corixidae|Corissidi]] che popolano alcuni [[lago|laghi salati]] in [[Messico]] e in [[Egitto]]. Le informazioni relative all'Egitto, in letteratura, sono scarse<ref name="servadei304"/><ref>{{cita|DeFoliart|Chapter 20}}</ref>. In Messico, la raccolta delle uova dei Corissidi è un'attività tradizionale che risale al tempo degli [[Aztechi]] e che a tutt'oggi è ancora viva, malgrado sia seriamente minacciata da problemi ambientali<ref>{{cita pubblicazione|autore=Julieta Ramos-Elorduy |titolo=Threatened edible insects in Hidalgo, Mexico and some measures to preserve them |rivista=Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine |volume=2 |pagine=51 |anno=2006 |doi=10.1186/1746-4269-2-51 |url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?artid=1716161 |accesso=26 aprile 2008}}</ref>. Il prodotto, noto con il nome locale ''[[Axayácatl|ahuahutle]]'' o, impropriamente, di ''caviale messicano'', è particolarmente rinomato nel mercato locale<ref>{{cita web|url=http://inmexicoguide.com/index.php?tag=ahuahutle |titolo=Just when thought a worm in Tequila was weird... Mexican Insects as Food! |opera=In Mexico Guide |lingua={{en}} |accesso=26 aprile 2008}}</ref><ref>{{cita|DeFoliart|Chapter 3}}</ref>.
 
L'uso diretto, come alimento, dei rincoti, allo stadio di neanide o di adulto, è diffuso in tutto il mondo, ma in particolare in [[America centrale]] e nel [[Indocina|sudest asiatico]], e riguarda nella generalità dei casi usi e costumi locali. Il numero di specie interessate è notevole<ref name="DeFoliart"/>. In genere, il ricorso ai rincoti per l'alimentazione è dettato da condizioni di sottosviluppo e finalizzato ad integrare il fabbisogno [[proteine|proteico]], ma in alcuni casi si tratta di una vera e propria tradizione gastronomica. Diverse segnalazioni risalgono inoltre al [[XIX secolo]] o alla prima metà del [[XX secolo]]. Secondo gli usi locali e le specie interessate, gli insetti vengono o venivano consumati crudi oppure adeguatamente preparati e cucinati.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/aphid/aphframe.htm |titolo=Aphidoidea World Wide Web page |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov:591/aphid_slide/slide_frame.htm |titolo=The United States National Collection of Aphid Photographs |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/Coccoidea/scaleframe.html |titolo=S.E.L.'s Coccoidea Web Page |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov:591/scale_slide/slide_frame.htm |titolo=The United States National Collection of Scale Insect Photographs |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/scalenet/scalenet.htm |titolo=ScaleNet |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/psyllid/psyllidframe.html |titolo=S.E.L.'s Psylloidea Web Page |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/whitefly/wfframe.htm |titolo=S.E.L.'s Whitefly Web Page |opera=Systematic Entomology Laboratory |editore=Agricultural Service Research, US Department of Agriculture |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{AFD|titolo=Order Hemiptera|taxon=HEMIPTERA|accesso=28 febbraio 2009}}
* {{cita web |url=http://bugguide.net/node/view/63 |titolo=Order Hemiptera - True Bugs, Cicadas, Hoppers, Aphids and Allies |opera=BugGuide |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
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* {{cita web |url=http://www.ent.iastate.edu/imagegal/homoptera/ |titolo=Cicadas and Leafhoppers |opera=Entomology Image Gallery |editore=Department of Entomology, Iowa State University |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{cita web |url=http://tolweb.org/Hemiptera/8239 |titolo=Hemiptera. True bugs, cicadas, leafhoppers, afhids, etc. |opera=The Tree of Life Web Project |autore=David R. Maddison |lingua={{en}} |anno=1995 |accesso=22 luglio 2008|idcid=Maddison}}
* {{cita web |url=http://www.cirrusimage.com/bugs.htm |titolo=True Bugs - Insect Order Hemiptera |opera=North American Insects and Spiders |editore=Red Planet Inc |lingua={{en}} |accesso=22 luglio 2008}}
* {{Fauna europaea|12353|Hemiptera|26-07-2008}}
* {{ITIS|103359|Hemiptera|26-07-2008}}