Valvola lamellare: differenze tra le versioni

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La grande diffusione della valvola lamellare, nella produzione di serie, è però discendente dalle vittorie ottenute dalla [[Yamaha 250 TD2B]], che conquistò il [[Motomondiale 1972|campionato mondiale nel 1972]], con [[Jarno Saarinen]]. Vista l'efficacia delle lamelle per conferire potenza ai motori due tempi anche ai bassi regimi di rotazione, il sistema venne adottato velocemente da molte [[case motociclistiche]]. Il primo motore in [[Italia]] di questo genere, fu realizzato dalla [[ASCO]], commissionato dalla [[Aspes]] per equipaggiare i modelli "[[Aspes Hopi|Hopi]]" e "[[Aspes Yuma|Yuma]]".
 
==Funzionamento (non si capisce un tubo!!!)==
Durante il normale funzionamento del motore, nella fase di compressione il [[Pistone (meccanica)|pistone]] risalendo dal PMI al PMS, occlude le luci di travaso presenti sulla canna del cilindro, generando una depressione nella camera di manovella (o carter pompa, dov'è collocato l'albero motore), tale depressione farà aprire la valvola lamellare in modo che la miscela aria/benzina fresca possa affluire nel carter pompa, per poi essere riversata in camera di combustione mediante i travasi nella successiva fase di travaso. Nei motori moderni per far sì che le lamelle si aprano prima e più velocemente si utilizza la risonanza generata dai gas nell'espansione con dei travasi posti proprio davanti alla luce di scarico.<br>
Nel momento il cui il pistone conclude la sua fase di risalita, la [[candela]] scocca la scintilla che accende la miscela che con la combustione spinge il pistone verso il PMI, in questo momento la depressione nella camera di manovella (carter pompa) si affievolisce notevolmente, facendo "chiudere" la valvola. Adesso mentre il pistone continua a scendere, aumenta la pressione dentro la camera di manovella aiutando la miscela a entrare in camera di scoppio mediante i travasi e spingendo via i gas combusti una volta scoperte le luci di scarico. Per facilitare il riempimento del cilindro, l'utilizzo dell'espansione aiuta i gas combusti a defluire a combustione avvenuta favorendo l'arrivo di nuova miscela fresca. <br />