Socialismo utopico: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 2:
Il '''socialismo utopistico''' è la prima corrente del moderno [[Socialismo|pensiero socialista]], sviluppatasi fra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] in [[Europa]]. Il termine fu introdotto in un secondo tempo da [[Karl Marx|Marx]] per distinguere tale corrente utopista dal [[socialismo scientifico]], basato invece su un'analisi, sempre nella visione marxiana, presumibilmente più accurata della realtà sociale.
In generale il [[socialismo]] si riferisce alle teorie riguardanti l'organizzazione politica e sociale, propugnando una riforma generale della
L'abolizione della proprietà privata, della famiglia, del contrasto tra città e campagna, la trasformazione della collettività in amministratrice della produzione, sono tutti aspetti che la teoria marxista abbraccia, criticando però di questa ipotetica società, lo scarso sviluppo che viene attribuito alla classe proletaria. Il [[proletariato]] è quella [[classe sociale]] che ha una funzione storica autonoma, ma che non viene riconosciuta dal socialismo utopico, che nonostante sia valutato positivamente, ha in sé questo limite. Marx propone un completamento della teoria social-utopistica, attraverso il "[[socialismo scientifico]]", che vede nella formazione del proletariato industriale, il portatore reale della trasformazione comunistica della società e nella lotta di classe rivoluzionaria il metodo della trasformazione. Questi appena enunciati sono elementi fondamentali di distinzione che lo stesso [[Friedrich Engels|Engels]] ribadirà nei capitoli dell'''[[Anti-Dühring]]'' raccolti in ''[[L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza]]''.
|