Final Four: differenze tra le versioni

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== Il Torneo Ncaa ==
Dal [[1939]], il campionato universitario NCAA di pallacanestro utilizza la formula del tabellone tennistico ad eliminazione diretta per la determinazione della squadra campione nazionale. Il terzo [[lunedì]] del mese di [[marzo]], un comitato di selezione stabilisce, utilizzando criteri che vanno dal numero di vittorie ottenute nel corso della stagione regolare, alla forza degli avversari incontrati, quali squadre vanno inserite nel tabellone finale. Inizialmente 8, le squadre sono aumentate nel corso degli anni: dal [[1985]] sono diventate 64, e dal 2001 65, con le ultime due selezionate che disputano una partita di qualificazione per essere ammesse al tabellone principale. Le 64 squadre vengono quindi divise in 4 tabelloni di tipo tennistico, in cui la numero 1 affronta la numero 16, la numero 2 la numero 15, e così via. Il '''Torneo Ncaa''' comincia il [[giovedì]] della terza settimana di marzo, e per il modo in cui coinvolge tutta la nazione, per il fermento creato dal gran numero di partite trasmesse in televisione, e anche per le scommesse che genera, vieno definito '''March Madness''', ''Follia di marzo''. Nel primo fine settimana, le 64 squadre qualificate diventano 16, le ''"[[Sweet Sixteen (pallacanestro)|Sweet Sixteen]]"'', che accedono alla fase finale dei 4 tabelloni, i ''"Regionals"''. Nel secondo fine settimana, semifinali e finali dei ''"Regionals"'' promuovono le 4 migliori squadre, le ''"Final Four"''. Nel [[1978]] il termine fu usato ufficialmente per la prima volta per indicare le ultime quattro squadre in lizza nel torneo.
 
== Le Final Four ==
Il primo sabato di [[aprile]], le 4 semifinaliste si affrontano, con diretta tv nazionale, nelle due semifinali. Il lunedì successivo, le due vincenti si disputano il titolo nazionale. È uno degli eventi di maggior richiamo di tutto l'anno sportivo americano, al punto che anche la [[National Basketball Association|NBA]] si ferma per lasciar spazio all'avvenimento. Nel corso degli anni, alcuni di quelli che sarebbero diventati grandi campioni del campionato professionistico americano hanno lasciato il proprio segno alle Final Four, primo tra tutti, [[Kareem Abdul-Jabbar|Lew Alcindor]], che sarebbe diventato Kareem Abdul-Jabbar, uno dei protagonisti della striscia di vittorie di [[UCLA]], l'università di [[Los Angeles]] che in 12 anni, dal [[1964]] al [[1975]], vinse 10 finali. Nel [[1979]], [[Magic Johnson]] e [[Larry Bird]] si affrontarono in quella che rimane la finale più celebrata di sempre, mentre nel [[1982]] un giovanissimo [[Michael Jordan]] realizzò il canestro decisivo per la vittoria di [[Università della Carolina del Nord a Chapel Hill|North Carolina]]. Ma le final Four sono anche il luogo dove si compiono autentici miracoli sportivi, dove squadre poco o nulla considerate, le così dette ''"Cinderella"'', ''"Cenerentole"'', possono ballare fino alla fine. Nel [[1983]], [[Jim Valvano]] condusse [[North Carolina State]] alla vittoria sulla favoritissima [[Houston University]] di [[Hakeem Olajuwon]], nel [[1985]] [[Villanova]] superò tra la sorpresa generale [[Georgetown University]] e il suo centro [[Patrick Ewing]]. Negli ultimi anni, l'[[università Duke]], guidata da [[Mike Krzyzewski]], è stata quella che ha ottenuto i maggiori successi, con 6 finali raggiunte e 3 vittorie. L'ultimo grande protagonista in ordine di tempo a diventare una stella [[National Basketball Association|NBA]] dopo aver vinto una Final Four è stato [[Carmelo Anthony]], attualmente ai [[New York Knicks]], campione nel 2003 con [[Syracuse]].
 
== I record ==