Alonso de Ojeda: differenze tra le versioni

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Percorrendo la costa occidentale dell'[[Africa]] fino [[Capo Verde]], prese la stessa direzione che aveva preso Colombo un anno prima nel terzo viaggio, ma con una lieve deviazione in direzione sud-ovest. Ad un certo punto, Amerigo Vespucci decise di separarsi dalla flotta e seguire con qualche nave una rotta più a sud, verso quello che sarebbe stato chiamato [[Brasile]]. La flotta di Ojeda giunse alle bocche dei fiumi [[fiume Esequibo|Esequibo]] ed [[Orinoco]], così come al [[golfo di Paria]], includendo le peninsole di Paria e di Araya, e le isole di [[Trinidad (isola)|Trinidad]] e [[isola Margarita|Margarita]]. In seguito avvistò [[Curaçao]], che chiamò ''isola dei Giganti'' perché credette avervi osservato indígeni di grande statura; più avanti scoprì l'isola di [[Aruba]] e la penisola che sarebbe stata chiamata [[Coro (Venezuela)|Coro]] e visitò l'[[isola de Los Frailes]].
 
Costeggiò la [[penisola di Paraguaná]] e procedendo in direzione sud si inoltrò in un golfo, per poi attraversare per uno stretto e basso passaggio tra banchi di sabbia, isole sabbiose ed un'isola calcarea ([[isola di Toas]]), formanti una barriera che portava ad un [[Lago di Maracaibo|lago]] di acque salmastre (l'attuale lago di [[Maracaibo]]), che battezzò lago di ''San Bartolomé'', dato che lo aveva scoperto il giorno 24 agosto del [[1499]] (giorno dí [[San Bartolomeo]]), e successivamente, percorrendo questo lago sulla sponda est arrivò allo sbocco di un fiume di acque coperte da limo ([[Rio Limon]]) verde, in una laguna (Sinamaica) che successivamente avrebbe chiamato ''Venezuela'' o ''Piccola Venecia'', dal momento che c'era un abitato nella laguna che aveva case costruite su [[palafitte]], ricordandogli così una versione rustica e tropicale della città di [[Venezia]] (anche se altre fonti indicano che gli stessi indigeni già chiamavano l'abitato ''Veniçuela''. Uscendo dal lago riuscì a raggiungere il [[Capo della Vela]] nella [[peninsola Guajira]], che chiamò con il suo nome locale ''CoquibacoaCoquibacao''.
 
Poco dopo, la spedizione partì del cabo de la Vela verso [[Hispaniola]], con un bottino di [[Perla|perle]] ottenute in Paria, alcuni oggetti in [[oro]] e [[Schiavitù|schiavi]]. La scarsa qualità del bottino e degli schiavi trasportati diede luogo ad una scarsa resa economica per la [[Corona di Spagna]], ma il viaggio è stato la prima esplorazione documentata, cartografata e metodica eseguita dagli spagnoli, che permise la totale ricognizione delle coste del Venezuela, e dunque ad Alonso De Ojeda viene attribuito questo merito. La spedizione permise al cartografo [[Juan de la Cosa]] di poter disegnare la più antica [[mappa]] del Venezuela che si conosca, oltre ad essere stato il primo viaggio di Amerigo Vespucci al "''[[Mondo Novus|Mondo Nuovo]]''".
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== Secondo viaggio in Venezuela==
 
De Ojeda decise di organizzare una nuova esplorazione e firmò un nuovo capitolo di intenti, concessione di titoli, diritti, doveri e ricompense (la [[capitulación]]) con i re di Spagna il giorno 8 giugno del [[1501]]. Venne nominato governatore di [[CoquibacoaCoquibacao]], come ricompensa per i risultati ottenuti nel suo primo viaggio, ed ottenne il diritto di fondare una colonia in quel territorio, anche se venne diffidato dall'esplorare la regione di [[Paria]]. In questa occasione si associò con i [[Mercante|mercanti]] [[siviglia]]ni Juan de Vergara e García de Campos, che poterono [[Noleggio|noleggiare]] quattro [[Caravella|caravelle]].
 
Nel gennaio del [[1502]], partì dalla Spagna e fece lo stesso percorso del suo primo viaggio. In questa occasione si mantenne alla larga dal [[Golfo di Paria]] ed arrivò all'[[Isola Margarita]], dove cercò di ottenere oro e perle dagli indigeni con vari metodi (commercio, coercizione, inganno). Successivamente percorse le coste venezuelane da Curiana fino alla [[penisola di Paraguaná]] ed il 3 maggio del [[1502]] cercò di fondare una colonia nella [[penisola della Guajira]], esattamente nella località ''[[Bahía Honda (Colombia)|Bahía Honda]]'', che ribattezzò ''Santa Cruz'' e che divenne il primo villaggio spagnolo in territorio venezuelano.
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Ciò nonostante, la colonia non durò che tre mesi, dato che De Ojeda e i suoi uomini iniziarono ad attaccare le popolazioni indigene dei dintorni, dando luogo a una guerra costante con queste ultime. Inoltre lo stesso De Ojeda aveva problemi personali coi suoi uomini. Fu così che i suoi soci De Vergara e De Campos fecero arrestare De Ojeda per ottenere il poco bottino ottenuto e abbandonare il posto insieme ai coloni. De Ojeda venne fatto carcerare nel[[La Española]] nel maggio 1502 dove rimase fino al [[1504]] quando venne liberato dal vescovo Rodríguez de Fonseca; però dovette pagare un indennizzo molto grave che lo lasciò abbastanza povero.
 
L'esito di questo secondo viaggio fu disastroso dato che non era stato possibile scoprire nuove terre e neanche ottenere un buon ritorno economico dagli esploratori. Inoltre la colonia di Santa Cruz rimase abbandonata e il governo di CoquibacoaCoquibacao venne abolito.
 
== Viaggio alla Nuova Andalusia ==