Attore teatrale: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Anche se si toglie al [[teatro]] la parola, il [[costumi teatrali|costume]], la [[ribalta]], le [[quinta (teatro)|quinte]], persino lo stesso [[teatro (architettura)|edificio teatrale]], finché resta l'attore e i suoi movimenti pieni di maestria, il teatro resta teatro|[[Vsevolod Emil'evič Mejerchol'd]], [[1914]]}}
Ampliando il concetto di attore teatrale, molti hanno fatto notare come un 'ruolo' o '[[personaggio]]' non sono elementi indispensabili nel lavoro dell'attore, che in molti casi può addirittura farne a meno. L'[[improvvisazione]], inoltre, aggiunge un altro elemento controverso, facendo coincidere autore ed esecutore ed eliminando il 'testo' come elemento codificato e preesistente.
Per quanto riguarda la figura del [[regista]], infine, è opportuno notare come questa figura, relativamente recente, è entrata a pieno titolo nella pratica teatrale solo nei primi del novecentoNovecento: fino al [[1932]] il termine nella lingua italiana non esisteva affatto.
 
Dal [[Rinascimento]] fino all'età contemporanea, l'attore si identifica di volta in volta con il drammaturgo, e svolge contemporaneamente le funzioni di acrobata, saltimbanco, musico, poeta, burattinaio. Nell'[[Ottocento]] l'attore è il protagonista assoluto del palcoscenico, senza alcuna mediazione o direzione.