Giovanni Animuccia: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome =Giovanni Giovanni
|Cognome = Animuccia
|Sesso = M
|PostCognome=
|LuogoNascita = Firenze
|Sesso =M
|LuogoNascita =Firenze
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1520]] circa
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 20 marzo
|AnnoMorte = 1571
|Attività = compositore
|Epoca = 1500
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = <nowiki> </nowiki>del [[Musica rinascimentale|Rinascimento]]
|Immagine =
|ExtImmagine =
|Didascalia =
}}
 
Fu uno dei più famosi contemporanei di [[Giovanni Pierluigi da Palestrina]] e membro della Scuola Romana; la sua influenza si fece sentire soprattutto nello sviluppo del genere della [[lauda]] a Roma.
 
Su richiesta di [[San Filippo Neri]] compose molte ''Laudi'', ovvero inni di preghiera, lode e ringraziamento, che venivano cantati dopo le omelie. Questa circostanza gli assegnò accidentalmente un posto di rilievo nella storia della musica: l'esecuzione delle lodi presso l'[[Congregazione dell'Oratorio|Oratorio]] portò, dopo la scomparsa della scuola di composizione del [[Secolo XVI|sedicesimo secolo]], alla nascita delle prime forme di "[[oratorio]]" non direttamente collegate alla tradizione [[Canto Gregoriano|Gregoriana]]-[[Polifonia|polifonica]] delle "Passioni".
San Filippo aveva una tale ammirazione per Animuccia che dichiarò di aver visto l'anima di quest'ultimo volare verso il cielo.
 
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Una messa dal ''Primo Libra di Messe'' sul [[cantus firmus]] dell'inno ''Conditor alme siderum'' è stata pubblicata, in notazione moderna, nell''Anthologie des maîtres religieux primitifs'' dei ''Chanteurs de Saint Gervais''. Si tratta di un'opera solenne e di nobile concezione, che esprime tuttavia qualche asperità che fa sospettare una mancanza di cura più che un intenzionale arcaismo.
 
[[Paolo Animuccia]], fratello di Giovanni, fu anch'egli un compositore di fama; [[François-Joseph Fétis|Fetis]] lo segnala come Maestro di cappella alla [[Basilica di San Giovanni in Laterano]] dalla metà di Gennaiogennaio [[1550]] fino al [[1552]], e riferisce della sua morte avvenuta nel [[1563]].