Canfora: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La parola canfora deriva dal francese ''camphre'', a sua volta derivante dal latino medievale ''camfora'', dall'arabo ''kafur'', dal sanscrito ''karpoor''.<ref>[http://www.etymonline.com/index.php?search=camphor Online Etymology Dictionary<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Barus era il porto sulla costa occidentale dell'isola di [[Sumatra]] dove i mercanti stranieri venivano ad acquistare la canfora, per cui in malese è diventato Kapur Barus. La canfora era conosciuta in [[Penisola araba|Arabia]] già in tempi pre-islamici, come menzionato nel [[Corano]] 76:5, come aromatizzante per bevande. Nel IX secolo, il filosofo e chimico arabo [[al-Kindi]] (noto in Europa come Alkindus), fornì la prima ricetta per la produzione di canfora nel suo ''Kitāb
Già nel XIX secolo si sapeva che con l'[[acido nitrico]], la canfora avrebbe potuto essere ossidata in [[acido camforico]]. [[Albin Haller|Haller]] e Blanc pubblicarono una semisintesi di canfora da acido camforico, che, pur dimostrandone la struttura, non lo provò. La prima completa sintesi totale per l'acido camforico è stata pubblicata da [[Gustaf Komppa]] nel [[1903]]. Egli partì da [[dietil ossalato]] e acido 3,3-dimetilpentanoico, che reagirono per la [[Condensazione di Claisen]] dando l'acido dicheto-camforico. La [[metilazione]] con [[ioduro di metile]] e una procedura complicata di riduzione produsse acido camforico. [[William Henry Perkin|William Perkin]] pubblicò un'altra sintesi poco tempo dopo. Già in precedenza alcuni composti organici (come ad esempio l'[[urea]]) erano stati sintetizzati in laboratorio, ma la canfora era un prodotto naturale scarsamente disponibile e con una forte richiesta in tutto il mondo. Komppa se ne rese conto e iniziò la produzione industriale di canfora in [[Imatra|Tainionkoski]], [[Finlandia]], nel [[1907]].
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