Atonismo: differenze tra le versioni

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Nel suo 4º anno di regno Akhenaton, anche per non legarsi a nessuna delle località elette dalle divinità preesistenti quale proprio territorio, trasferirà la capitale da [[Tebe (Egitto)|Tebe]] ad una nuova città appositamente edificata: [[Akhetaton]], ovvero "Orizzonte di Aton", oggi [[Tell el-Amarna]]. La religione atoniana, ed il periodo di circa 30 anni in cui essa si sviluppò, è anche nota, normalmente, con il nome di eresia Amarniana (dal nome moderno della città di Akhetaton).
 
È controverso se la religione atoniana sia di tipo [[Monoteismo|monoteistico]]<ref>Mario Tosi, ''Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto'', vol. II, pag. 27</ref> o, ed è l'ipotesi più accreditata<ref>*Edda Bresciani, ''Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto'', pag. 62</ref> dagli studiosi, di tipo [[Enoteismo|enoteistico]].
 
All'"eresia amarniana" sono collegate anche variazioni del canone artistico cui si fa riferimento, oggi, come [[Arte amarniana]], dai caratteri decisamente innovativi nel panorama dell'arte pittorica e scultorica egizia. Anche in campo letterario l'atonismo lascia di se traccia in un famoso "[[Inno ad Aton]]" che si vuole scritto dallo stesso sovrano.
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*Franco Cimmino, ''Dizionario delle dinastie faraoniche'', Bompiani, ISBN 88-452-5531-X
*Edda Bresciani, ''Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto'', De Agostini, ISBN 88-418-2005-5
*Guy Rachet, ''Dizionario Larousse della civiltà egizia'', Gremese Editore, ISBN 88-8440-144-5
*Mario Tosi, ''Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto'', vol. II, Ananke, ISBN 88-7325-115-3
 
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