Nebulosa di Orione: differenze tra le versioni
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| accesso = 19 ottobre 2006 }}</ref>
Sebbene la nebulosa sia chiaramente visibile come tale anche senza l'ausilio di strumenti, sembra strano che non ci sia menzione di questa sua caratteristica nebulosità prima del [[XVII secolo]]. In particolare, né l<nowiki>'</nowiki>''[[Almagesto]]'' di [[Claudio Tolomeo]], né il ''[[Libro delle stelle fisse]]'' di [[Abd Al-Rahman Al Sufi|Al Sufi]] cita questa nebulosa, nonostante altri oggetti più o meno apparentemente nebulosi e più o meno luminosi siano citati. Curiosamente, neppure [[Galileo Galilei]] la cita, nonostante le sue osservazioni condotte con il suo [[cannocchiale]] nel [[1610]] e [[1617]] proprio in quest'area di cielo.<ref>{{
La prima menzione della Nebulosa come tale risale solo al [[1610]], ad opera di [[Nicolas-Claude Fabri de Peiresc]], come risulta dalle sue annotazioni.<ref name="Peirasc">{{cita web | url = http://galileo.rice.edu/Catalog/NewFiles/peiresc.html | titolo = The Galileo Project - Peiresc, Nicolas Claude Fabri de | accesso = 30 aprile 2008 }}</ref> [[Johann Baptist Cysat]] di [[Lucerna]], un astronomo gesuita, fu il primo a pubblicare delle note sulla nebulosa (sebbene con alcune ambiguità), in un libro sulle [[Cometa|comete]] edito nel [[1618]]. Fu scoperta [[Scoperta indipendente|indipendentemente]] negli anni successivi da alcuni astronomi importanti dell'epoca, come [[Christiaan Huygens]] nel [[1656]] (il quale pubblicò un primo abbozzo nel [[1659]]).
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