Khumarawayh ibn Ahmad ibn Tulun: differenze tra le versioni

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Le tensioni tra [[Storia dell'Egitto tulunide|Tulunidi]] e [[Abbasidi]] (che non avevano mai rinunciato alla loro sovranità teorica sull'[[Egitto]] e la [[Siria]]), sfociarono subito dopo la morte di suo padre [[Ahmad ibn Tulun|Aḥmad ibn Ṭūlūn]] in uno scontro armato, specie dopo che a questo esito aveva spinto Aḥmad ibn Muḥammad al-Wāsiṭī, il miglior generale tulunide passato però dalla parte degli Abbasidi.<br>
Lo scontro ebbe luogo nell'884 nel sud della [[Palestina]] in quella che lo studioso tedesco Ulrich Haarmann definisce una "battaglia tragicomica": la [[battaglia dei Mulini]] (''al-Ṭawāḥīn'') che vide vittorioso il giovane Sultano egiziano - malgrado la fuga sua e del generalefuturo fellone[[al-Mu'tadid]] dal campo di battaglia - grazie alla valentia del generale tulunide Saʿd al-Aysar (che tuttavia, più tardi, si ribellerà invano, venendo giustiziato da Khumārawayh).
 
Khumārawayh è ricordato per aver fatto sposare nell'[[892]] sua figlia Qaṭr al-Nadā all'[[abbaside]] [[al-Mu'tadid|al-Muʿtaḍid]], figlio del Reggente abbaside [[al-Muwaffaq]], per sancire il riconoscimento da parte di [[Baghdad]] dello ''status quo'' creato a suo tempo dal padre di Khumārawayh, [[Ahmad ibn Tulun|Aḥmad b. Ṭūlūn]], che aveva posto sotto controllo il territorio siro-egiziano siriano, tra l'[[Eufrate]] e est e la [[Nubia]] a sud.