Nicolò Nicolosi (calciatore): differenze tra le versioni

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===== Le esperienze successive tra A e B =====
Nel [[Serie A 1937-1938|1937-1938]] tornò in Serie A, per vestire la maglia del Napoli. In totale disputò nove gare in campionato<ref>{{Cita|Almanacco - la storia|p. 99}}.</ref> e una partita in [[Coppa Italia 1937-1938|Coppa Italia]]<ref>{{cita web | lingua = | url = http://www.enciclopediadelcalcio.it/37ItCup7.html | titolo = Coppa Italia 1937-1938 - Quarti di finale | opera = enciclopediadelcalcio.it | accesso = 18 agosto 2013}}</ref>. Quindi passò all'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]], chiamato da Kertész per occupare il ruolo di centravanti, per il quale la squadra bergamasca aveva avuto dei problemi in passato<ref>{{Cita news | lingua = | autore = [[Renzo De Vecchi]] | url = http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=1867&p=6#page/6/mode/2up | titolo = La Serie B presenta i suoi 18 campioni | pubblicazione = [[Il Calcio Illustrato]] | data = 7 settembre 1938 | accesso = 24 agosto 2013 }}</ref>. Nonostante la sua buona [[Serie B 1938-1939|stagione]] con la maglia neroazzurra, condita da sette reti, gli orobici persero la promozione in Serie A per la differenza reti avversa rispetto al Venezia.
 
Richiamato in prestito al Catania nel [[Serie B 1939-1940|1939-1940]], trovò subito una squadra in crisi tecnica (l'allenatore [[György Orth]] arrivò solo alla quarta giornata) e nemmeno lui riuscì a incidere. I rossazzurri non si riuscirono mai ad allontanare dalla zona salvezza e conclusero ultimi, retrocedendo in Serie C, malgrado la presenza in squadra anche dell'ex campione del mondo [[Attilio Ferraris]]<ref name=tcmpm55>{{Cita|Buemi, Fontanelli, Quartarone, Russo, Solarino|p. 86}}.</ref>. Rientrato all'Atalanta, intanto promossa nella massima serie, giocò solo cinque partite, siglando una rete<ref>{{Cita|Almanacco - la storia|p. 105}}.</ref>.