J. Robert Oppenheimer: differenze tra le versioni

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Il [[1928]] fu soprattutto l'anno della scoperta dell'effetto tunnel che fu resa nota nel mese di marzo con un articolo di Oppenheimer per conto dei ''Proceedings of the National Academy of Sciences'', in cui spiegò che anche un debole campo elettrico fosse in grado di liberare gli elettroni dal nucleo originario. L'effetto tunnel è alla base del funzionamento di non pochi dispositivi elettronici quali [[giunzione Josephson|giunzioni Josephson]] (1963), [[SQUID]] (1964), memorie non volatili allo stato solido quali [[EPROM]], [[EEPROM]], [[memoria flash|memorie flash]], ma anche i dispositivi a punti quantici quali i transistor a singolo elettrone (Single Electron Transistor, SET). Un'altra importante applicazione di tale effetto è il [[Microscopio a effetto tunnel|microscopio a scansione a effetto tunnel]] (STM) inventato e realizzato per la prima volta presso il laboratorio [[IBM]] di [[Zurigo]] da [[Gerd Binnig]] e [[Heinrich Rohrer]] (1981).
 
Nei primi sei mesi del [[1929]], assieme a [[Wolfgang Pauli]] si fermò a [[Zurigo]], prima di vagliare le offerte arrivate dall'[[America]]. La questione dibattuta, in quel frangente, era ''La teoria quantistica dell'elettrone'' di [[Paul Dirac]], che oltre a suscitare consensi scatenò qualche critica per le contraddittorietà dello stato degli [[elettroni]]. Oppenheimer partecipò al dibattito e formulò le sue osservazioni alle teoria di Dirac, ed in questa occasione sfiorò la scoperta dei [[positroni]], indicando che le [[lacuna|lacune]] positive non potevano certo essere [[protoni]], bensì particelle aventi una massa uguale a quella dell'elettrone.<ref name "RobOpp"/>
 
Tornato in patria nel [[1929]], divise i suoi impegni fra l'[[Università della California, Berkeley|Università di Berkeley]] e il [[California Institute of Technology]], distinguendosi sia come ricercatore che come insegnante di [[fisica teorica]]. Fu impegnato, per lo più, dagli studi sull'[[acceleratore di particelle]] e sulle conseguenze dell'utilizzo dei [[deuteroni]] nel bombardamento di nuclei pesanti.<ref name "RobOpp"/>