Wilhelm Furtwängler: differenze tra le versioni

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Dopo il secondo conflitto mondiale Furtwängler riprese a dirigere e a registrare, divenendo molto popolare in [[Europa]]. Morì nel 1954 a Ebersteinburg, vicino a [[Baden-Baden]], e fu sepolto nel cimitero monumentale di [[Heidelberg]] ([[Bergfriedhof]]). Nel decimo anniversario della sua morte venne tenuto un concerto alla [[Royal Albert Hall]] di Londra, condotto dal suo biografo Hans-Hubert Schönzeler. Furtwängler fu famoso per le sue direzioni di Beethoven, [[Johannes Brahms|Brahms]], Bruckner e [[Richard Wagner|Wagner]]. Tuttavia diresse anche musica moderna, come quella composta da [[Arnold Schoenberg]] e la prima mondiale del quinto concerto per pianoforte di [[Sergej Sergeevič Prokof'ev|Prokof'ev]] (con il compositore al pianoforte) il 31 ottobre [[1932]].
 
[[File:Furtwaengler54.jpg|280px|left|thumb|Furtwaengler nell'Audirium [[Rai]] di Roma [[1953]]]]
 
Significativo fu il rapporto con l'[[Italia]], che gli permise di dirigere nuovamente in pubblico appena terminata la Seconda guerra mondiale: infatti il [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] mise in scena [[L'Anello del Nibelungo]] sotto la sua direzione. L'Anello fu ripreso nel [[1953]] alla [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]] di [[Roma]]. Storiche alcune collaborazioni con le orchestre della RAI della capitale e di [[Torino]]: il concerto per violino di Brahms con [[Gioconda De Vito]], il quarto concerto per pianoforte di Beethoven con [[Pietro Scarpini]], la terza, quinta e sesta sinfonia di Beethoven e perfino la quinta sinfonia di [[Pëtr Il'ič Čajkovskij|Čajkovskij]] con l'orchestra della RAI. Un po' meno riuscita, invece, l'esecuzione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Otello (Verdi)|Otello]]'' di [[Giuseppe Verdi]] a [[Salisburgo]], che rappresenta anche il suo unico approccio con il melodramma italiano, riletto in chiave troppo wagneriana.