Interclassismo: differenze tra le versioni

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Il concetto era quello di riunire nella corporazione stessa lavoro, capitale e tecnica, armonizzando le forze comunitarie in ottica nazionale e, appunto, di collaborazione di classe.<ref>Marco Piraino, Stefano Fiorito ''L'identità fascista: progetto politico e dottrina del fascismo''</ref>
 
{{Citazione|Ma mentre il sindacalismo socialista, per la strada della lotta di classe, sfocia sul terreno politico, avente a programma finale la soppressione della proprietà privata e dell'iniziativa individuale, il [[sindacalismo fascista]], attraverso la collaborazione di classe, sbocca nella corporazione, che tale collaborazione deve rendere sistematica e armonica, salvaguardando la proprietà, ma elevandola a funzione sociale, rispettando l'iniziativa individuale, ma nell'ambito della vita e dell'economia della Nazione. (...) E'È solo nella corporazione che si realizza l'unità economica nei suoi diversi elementi: capitale, lavoro, tecnica; è solo attraverso la corporazione, cioè attraverso la collaborazione di tutte le forze convergenti a un solo fine, che la vitalità del sindacalismo è assicurata.|[[Benito Mussolini]]<ref>Edoardo e Duilio Susmel ''Opera Omnia di Benito Mussolini'', La Fenice, Firenze.</ref>}}
 
Il concetto che veicolato dal Fascismo è [[organicismo|organicista]], per cui i cittadini non sono entità individuali e/o particolari, ma parte organica di un insieme, la comunità nazionale: lo Stato fascista ritiene perciò di avere non solo il dovere di garantire l'ordine, ma anche la pace e la giustizia sociale tra le varie classi in conflitto tra loro, in quanto il supremo interesse non è quello nei confronti dell'individuo, ma quello nazionale.<ref>Alexander J. De Grand, ''Fascist Italy and Nazi Germany'', Routledge, 1995. pp. 57</ref>